“Il sogno del paradiso sul mare 100 anni dopo: 1919-1924; 2019-2024”: questo il tema del convegno che si è tenuto venerdì pomeriggio presso la sala consiliare di Villa Sarsina ad Anzio, organizzato dalle associazioni Città Insieme e Torre civica Anzio. L’obiettivo dell’evento è stato quello di parlare dei lavori di restauro che riguarderanno l’edificio simbolo della città, grazie al finanziamento di 8 milioni di euro, stanziato dal ministero delle infrastrutture lo scorso anno. Numerosi gli interventi che hanno raccontato la storia del Kursaal Polli (ora ribattezzato Paradiso sul Mare). In apertura di conferenza, l’assessore comunale Laura Nolfi, ha ribadito che l’immobile continuerà ad ospitare l’istituto alberghiero e diventerà Palazzo della cultura. Successivamente, il Dott, Luigi Lancetti Sportello ha inquadrato il contesto storico ai tempi della nascita dell’immobile e ha raccontato la storia di Giuseppe Polli, l’imprenditore che costruì “il paradiso sul mare”.
Poi, è stata la volta dell’architetto Cesare Puccillo, che ha spiegato l’architettura dell’edificio, i suoi riferimenti eclettici e i richiami stilistici ad altri edifici.
L’architetto Eugenia Vari ha presentato la sua tesi di laurea del 2019, con oggetto proprio il Paradiso sul Mare, incentrata sulla proposta di un museo del mare e dello sbarco nel piano inferiore, il cosiddetto Momus.
Tesi che ha analizzato anche le tecnologie strutturali con cui è stato edificato l’immobile.
La parola poi è passata al presidente di Città Insieme Claudio Tondi, che ha ricordato l’impegno suo e di molti cittadini, che nel 2016 fecero una campagna mediatica per la raccolta firme per l’iniziativa del FAI, i luoghi del cuore, raggiungendo un grande successo partecipativo.
E’ intervenuto anche l’architetto Flavio Vasoli, consigliere comunale ad Anzio e capogruppo della lista civica Candido De Angelis, che ha ripercorso l’iter del finanziamento, lo stato delle indagini sui materiali effettuate per lo studio della vulnerabilità sismica, commissionato dalla Città metropolitana di Roma, che sarà un documento basilare per l’avvio della progettazione. Ha esposto, inoltre, il quadro normativo e vincolistico dell’edificio e le successive tappe che si prevedono fino all’avvio dei lavori. Vasoli ha anche considerato che i tempi sono maturi per porre mano all’edificio, e ha riconosciuto a tal proposito il grande lavoro del sindaco De Angelis che ha saputo sensibilizzare le istituzioni a tenere alta l’attenzione su questa tematica.
Dunque, si è trattato di una bella iniziativa, dove si è potuto parlare di un edificio simbolo della città, sia dal punto di vista tecnico e dell’architettura che illustrando gli sviluppi futuri, con i lavori di restauro di grandissima importanza, innanzitutto storica, per un immobile che rappresenta un vero riferimento per Anzio.