Dimensionamento scolastico a Nettuno: parla la Dirigente della Scuola “Visca”

La Dirigente Anna Maria Cervoni

Dopo le polemiche sul piano di Dimensionamento Scolastico che sta per essere varato a Nettuno la Dirigente del Terzo Istituto Comprensivo, ex “Visca”, Professoressa Anna Maria Cervoni, spiega la questione in questa intervista ad inliberauscita .

D) Da che cosa nasce la confusione rispetto al nuovo piano di Dimensionamento scolastico che sta per essere varato a Nettuno?

“Per capire è necessaria una premessa, il piano di dimensionamento scolastico  deriva da un regolamento del 1998  e dalla legge 111 del 15 Luglio 2011 che stabilisce nuovi parametri per la definizione delle Istituzioni scolastiche autonome al fine di razionalizzare la spesa per l’organizzazione scolastica.  Alla Regione compete il compito di programmare l’offerta dell’istruzione, tenendo conto, da un lato, delle norme generali emanate dallo stato, dall’altro delle esigenze delle varie realtà locali; la Provincia e la Regione sono tenute ad acquisire le proposte presentate dai Comuni, che a loro volta  devono ascoltare i Dirigenti Scolastici ed i Consigli d’Istituto. Qualunque piano di dimensionamento, dovrebbe  rispondere  al principio pedagogico didattico di assicurare la continuità  tra i vari ordini di scuola.  E’ compito dell’amministrazione comunale, dopo un’attenta analisi, territoriale e demografica, procedere all’accorpamento delle scuole  di vario ordine, tenendo conto  del principio di vicinanza tra scuole e garantendo una stabilità quinquennale agli Istituti dimensionati.  La proposta deliberata dal Comune  di Nettuno nel mese di Ottobre 2011 ed entrata in vigore il 1 Settembre 2012, prevede quattro Istituti Comprensivi ed un Circolo Didattico in deroga, non è stata accolta dai lavoratori della scuola ex “Visca” in maniera positiva;  il malcontento  è  stato subito manifestato in maniera forte, perchè,   il plesso “Angelo Castellani” di via Cavour,  è sempre stato il  naturale bacino d’utenza della scuola “Visca”; perdendo la la continuità con la “Castellani”, la scuola di via dell’Olmata viene a perdere  iscritti e classi, avendo ora la continuità solo con il plesso di “Santa Barbara” che ha una sola quinta della Primaria in uscita di 14 alunni.  Purtroppo i numeri parlano da soli, la “Visca” può formare nuove classi acquisendo alunni in uscita dalle scuole private, inizialmente anche dalla “Castellani”, probabilmente ancora da Anzio, ma nel giro di un paio d’anni non avrà più nuove prime, perderà l’autonomia giuridica e di conseguenza i posti di lavoro”.

D) Adesso il Sindaco, che detiene la delega all’istruzione, come ha agito per formulare la nuova delibera? quali sono i tempi?

“Nel mese di Agosto la Provincia  ha invitato i Comuni, ove fosse necessario, a presentare un nuovo piano di dimensionamento delle scuole, Nettuno era tra queste amministrazioni a causa della presenza del circolo “Castellani” in deroga; la Provincia indicava un preciso iter, bisognava ascoltare le scuole interessate ed acquisire i pareri dei Consigli d’Istituto. Il Sindaco, per ascoltare i pareri di ciascuno, ha invitato  i tre Dirigenti Scolastici delle scuole di Nettuno il 21 e 24 Settembre;  il 28 Settembre la riunione è stata estesa alle organizzazioni sindacali ed ai rappresentanti dei genitori ai consigli d’Istituto. L’orientamento dei sindacati, di alcuni genitori e di due  Dirigenti scolastici  è di garantire cinque Istituti Comprensivi , di riconoscere autonomia alla “Castellani” di via Cavour, e di formare una classe di scuola media a Tre Cancelli. Questo nuovo piano ha fortemente allarmato i lavoratori della scuola “Visca”, oggi terzo Istituto comprensivo di Nettuno.  Personalmente, continuo a ripetere, che alla luce della popolazione scolastica, oggi di circa 4500 alunni,  considerando le proiezioni quinquennali, solo l’Istituzione di 4 Istituti Comprensivi può dare una garanzia di stabilità alle scuole del territorio; con cinque Istituti Comprensivi ,il rischio per la scuola “Visca” e per il terzo Istituto comprensivo è quello di subire un nuovo dimensionamento”.  

D) Secondo lei le procedure per varare il piano sono state seguite correttamente??

“Posso dire che le procedure sono state seguite in maniera corretta. L’anno scorso non sono stati acquisiti i pareri dei Consigli d’Istituto; c’è stata una riunione tra l’amministrazione ed i Dirigenti Scolastici nell’ambito della quale siamo stati informati della decisione già presa, tra amministrazione e rappresentanti sindacali.  Quest’anno la procedura è stata rispettata. Come ho detto il 21 e 24 c’è stato il tavolo tecnico, esteso il 28 alle OOSS e ai genitori. Al momento non si conosce la decisione della Giunta che probabilmente delibererà nei prossimi giorni, considerato che il termine fissato dalla Provincia è stato prorogato dal 1 al 5 ottobre”.