Nettuno- Menghini risponde a Conte: “questa amministrazione non è mai stata abbandonata dalla propria maggioranza”

Giacomo Menghini - Segretario PD Nettuno

“E’ bene chiarire un primo aspetto sostanziale – sottolinea Giacomo Menghini, segretario del PD di Nettuno – Il sindaco Alessio Chiavetta si era dichiarato pronto ad affrontare la tornata delle primarie, come annunciato alla stampa. Primarie che ha sempre considerato strumento di democrazia e confronto costruttivo. Conte dimentica che sono stati gli iscritti, il 65% degli iscritti al partito, e non Alessio Chiavetta, a voler distaccarsi da quanti avevano chiesto tali primarie. Questa larghissima maggioranza ha ritenuto di richiedere la riconferma della candidatura di Alessio Chiavetta, soprattutto alla luce dell’importante opera amministrativa prodotta in quasi 5 anni di gestione del Comune di Nettuno.

Tali esternazioni dimostrano la palese volontà di non riconoscere la decisione che nel partito è eticamente suprema e indiscutibile: quella della base degli iscritti, e confermano che la richiesta di primarie era sorretta anche da intenti tutt’altro che costruttivi, come ha ben compreso la grande maggioranza del partito.

L’amico Conte non perde occasione per cercare visibilità facendo dichiarazioni oscure e arbitrarie contro l’Amministrazione, il Sindaco e soprattutto contro il Partito. Il messaggio uscito dall’ultimo direttivo è stato un messaggio chiaro e unitario, al fine di proseguire sull’esperienza politica maturata a tutt’oggi.

Invitiamo allora Carlo Conte a ricordare i fondamenti dello statuto del Partito al quale è tutt’ora iscritto, rispettando la decisione democratica prodotta dal Direttivo a seguito della presa di posizione della larga maggioranza del partito e magari inizi a considerare l’idea di prendere a modello l’esempio portato da alcuni padri fondatori del PD, che hanno capito di aver raggiunto il capolinea di una carriera politica. La speranza è quella che tanti altri personaggi della politica locale, soprattutto nei partiti del centrodestra, che per oltre 30 anni hanno determinato lo sfascio ereditato da questa amministrazione, mostrino la stessa sensibilità e non si ripresentino oggi col vestitino nuovo, autocelebrandosi come il nuovo che avanza.

Rammentiamo infine che questa amministrazione che ha operato, a suo dire, in maniera molto discutibile, non è mai stata abbandonata dalla propria maggioranza”.