Letteralmente sommersi dai libri. Così si sono presentati gli attivisti della Rete degli Studenti Medi, l’associazione degli studenti che questo pomeriggio ha manifestato contro il caro libri con un presidio di fronte al Ministero dell’Istruzione a Roma. I ragazzi erano stesi a terra e coperti di libri di testo e vocabolari, mentre sulle scalinate del Ministero era spiegato uno scontrino lunghissimo, con tutti i costi sostenuti, in media, dai ragazzi per l’istruzione che, secondo i loro calcoli si aggirerebbe intorno ai 5mila euro. “Siamo qui per denunciare una situazione insostenibile”, ha spiegato Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi. “Per gli studenti, le spese sono tantissime. Oggi, su questo scontrino gigantesco, abbiamo fatto una stima dei costi medi che i ragazzi spendono per studiare, naturalmente comprensiva anche delle spese di contesto, come viaggi d’istruzione o i trasporti”.
Al governo, gli studenti chiedono che quello del caro libri sia un tema di dibattito. “Valditara ha parlato tanto di misure punitive ma non ha parlato di quello che è il welfare scolastico e di garantire l’istruzione a tutti. Certo, sono problemi che ci portiamo dietro da tempo – insiste Notarnicola – ma avere un ministro che non spende nemmeno una parola su questi temi è estremamente grave. Chiediamo che vengano prese delle misure reali per affrontare questo tema, come anche quello dei trasporti, perché credo che ci sia bisogno di iniziare a parlare di trasporto gratuito per gli studenti su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda i libri ci rendiamo conto che sono spese ingenti da far sostenere tutte al governo, si può però ragionare però sull’avere un comodato d’uso gratuito sui libri che vengono dati agli studenti dalle scuole e rivedere anche la normativa sulle nuove edizioni di testo”.