I reati vario titolo sono corruzione, finanziamento illecito ai partiti e traffico di influenze illecite. La Procura di Roma ha chiesto la condanna di tutti i 22 imputati nel maxi processo sullo Stadio della Roma. Al termine della requisitoria le pm Giulia Guccione e Luigia Spinelli hanno sollecitato condanne che vanno dagli 11 anni e mezzo per l’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, e per l’avvocato Camillo Mezzacapo, agli 8 anni e 8 mesi per l’imprenditore Luca Parnasi che ha optato per il rito abbreviato. Nove anni sono stati chiesti invece per Luca Lanzalone, 3 anni e 4 mesi per Giulio Centemero, deputato della Lega, due anni e 8 mesi per Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Pd, 5 anni per Adriano Palozzi, 4 anni per Michele Civita, 2 anni e mezzo per Davide Bordoni, 4 anni e mezzo per Giuseppe Statuto, per Fabio Serini e Francesco Prosperetti è stata sollecitata una condanna a 4 anni.
Una pena a 2 anni e 8 mesi è stata chiesta dalla procura per Gianluca Talone e Domenico Petrolo, tre anni e 4 mesi per Andrea Manzoni, 4 anni e mezzo per Fortunato Pititto, 3 anni e mezzo per Claudio Santini, due anni per Giampaolo Gola, 4 anni per Paolo Desideri, un anno per Vanessa Adabire Aznar, 7 anni e mezzo per Gianluca Bardelli e 6 mesi in abbreviato per Nabor Zaffiri. La Procura ha sollecitato un totale di oltre cento anni di carcere.
Dalle indagini svolte e dal dibattimento è emerso in modo chiaro l’esistenza di un “sistema Parnasi” che per favorire le proprie attività si serviva di schemi corruttivi gravi, attraverso favori ai politici locali, di tutti i partiti, come metodo per fare impresa.