Dimensionamento scolastico, colpo di mano della Regione Lazio contro la scuola

La dura presa di posizione dei sindacati della scuola dopo il taglio di 37 autonomie scolastiche imposto dalla Regione

Nella giornata del 30 novembre, la Giunta Regionale ha emanato la proposta di modifica di Deliberazione concernente le “Linee guida della Regione Lazio sulla programmazione della rete scolastica anno scolastico 2024/25”. Nell’ultimo incontro tenutosi lo scorso 16 novembre alla presenza dell’Assessore Schiboni abbiamo contestato unitariamente il contenuto di queste ultime, sia in ordine al mancato accoglimento di molte osservazioni presentate dalle OO.SS di comparto, sia a causa del totale rifiuto rispetto alle preoccupazioni espresse sul taglio lineare di 14 autonomie scolastiche del primo ciclo.
In tale occasione l’Amministrazione aveva messo in evidenza il percorso tramite il quale la Regione avrebbe inteso attuare il piano di dimensionamento per l’a.s. 2024-25 ponendo l’accento sull’importanza di un’indagine orografica dei territori, al fine di ponderare le scelte di riduzione delle autonomie scolastiche. Aveva in conclusione informato le parti sociali della comunicazione da parte
del Ministero del numero pari a 53 istituzioni scolastiche da dimensionare in tre anni e della scelta di effettuare un primo dimensionamento su IC e C.D. nel 2024-25 pari a 14 unità suddivise nelle province del Lazio.
La Regione Lazio con la nuova proposta cambia improvvidamente le Linee guida già deliberate, imponendo il taglio immediato di 37 autonomie scolastiche, sferrando quindi un grave attacco alla  rete scolastica regionale, danneggiando fortemente l’offerta formativa e l’assetto organizzativo delle istituzioni scolastiche con ripercussioni negative sui lavoratori e lavoratrici, studentesse e studenti,
nonché sulle famiglie.
Dunque la Regione, con la scusa dell’adempimento successivo alle indicazioni della Consulta e del MIM, intende mettere in atto tale drastica riduzione delle autonomie scolastiche, senza il ben che minimo percorso di coinvolgimento delle comunità educanti e dei territori e sconfessando sé stessa
rispetto a quanto annunciato nell’ultimo incontro ed a quanto già deliberato.
Un dimensionamento che da “soft” è diventato “very strong” in totale spregio dell’esigenza di
investimento che la rete scolastica nel Lazio necessiterebbe da parte delle istituzioni a tutti i livelli.
Inoltre la Regione Lazio salta il fondamentale passaggio del consueto e necessario confronto democratico con le parti sociali e gli Enti che rappresentano i territori.
Non solo si vanno a scardinare da subito 37 istituzioni scolastiche che già stanno proponendo le loro offerte formative alle famiglie in queste settimane di open day, scompaginando completamente l’attività di orientamento che le stesse stanno ricevendo, ma addirittura la Regione Lazio mette già le
mani avanti, affermando l’impossibilità in 30 giorni di convocare la Conferenza Regionale,
organismo fondamentale atto a definire un parere preventivo che dovrebbe democraticamente influire sulle scelte della Delibera finale di Giunta, adducendo come motivazione il carattere d’urgenza per
garantire nel mese di gennaio 2024 l’avvio della procedura di iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado.
In conclusione la Regione Lazio si pone come mera istituzione esecutrice di un potere superiore, omettendo il necessario confronto e non acquisendo le istanze provenienti dai territori e dalle istituzioni scolastiche, che ogni giorno garantiscono il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse nella nostra Regione.
Le OO.SS, a seguito di tale gravissima decisione, chiedono il ritiro delle modifiche da apportare alle Linee guida già deliberate dalla Regione Lazio e di limitare le operazioni di dimensionamento per l’a.s. 2024-25 alle sole proposte già pervenute dai singoli territori. Inoltre invitano le comunità educanti e le istituzioni locali ad opporsi a detto provvedimento, riservandosi ogni ulteriore iniziativa a difesa del sistema scolastico laziale.

Le segreterie regionali
FLC CGIL , CISL SCUOLA, UIL SCUOLA SNALS CONFSAL GILDA-UNAMS ANIEF
A. Tatarella M. Vitaliano S. Pantuso V. Inzirillo A. Guida C. Cozzetto

L’assessore Giuseppe Schiboni