LA MOGLIE DI TCHAIKOVSKY è il film in programma oggi, MARTEDÌ 12 DICEMBRE, al Cinema Astoria Anzio, nell’ambito della 32° Edizione della Rassegna “Invito al Cinema”. Solo per oggi ed, eccezionalmente, solo due spettacoli: alle ore 16:30 e alle ore 20:00, a causa della superiore durata del film (143 minuti). Clicca qui per acquistare il tuo biglietto: https://www.cinemadianzio.it/film/12347
CINEMA ASTORIA – ANZIO , Via Giacomo Matteotti n.8/C – ☎️ 3510834967 – 069844124 – 3351208714 .
“Prima volete avvicinarvi al Sole e poi vi lamentate delle scottature…”. LA MOGLIE DI TCHAIKOVSKY riflette sulla condizione della donna russa in un’epoca, la seconda metà del XIX secolo, nella quale una moglie era soltanto un nome sul passaporto del marito. Kirill Serebrennikov, regista teatrale e cinematografico russo tra i più autorevoli, dissidente, emigrato in Germania dopo essere stato perseguitato e incarcerato da Putin, con LA MOGLIE DI TCHAIKOVSKY realizza uno dei suoi film più belli e potenti. Racconta la discesa agli inferi e il delirio amoroso, quasi mistico, di Antonina Ivanovna, moglie del compositore e aspirante musicista ella stessa – ribelle e anarchica fino all’annullamento di sé – incapace di accettare la fine del matrimonio e l’omosessualità di lui. Tchaikovsky è un artista libero e libertino, sfuggente e bohémien, che sceglie di sposarsi per interesse e per placare le dicerie sul suo conto. La loro è una relazione senza passione né desiderio; in questo contesto, Tchaikovsky non è solo il sommo musicista che tutti conosciamo; essere sua moglie diventa il modo eclatante in cui Antonina rivendica i suoi diritti e assume una dignità in una società che queste cose le rifiuta. Se quello di Antonina è un inferno di umiliazioni segnato da un’ottusa negazione, è proprio quell’irragionevole attaccamento verso l’uomo a conferirle la forza d’animo necessaria a perseverare nella sua battaglia, è quella cecità a farne un’eroina tragica capace di rivendicare la sua distanza dalla condizione subalterna cui il sesso femminile è confinato nella Russia del tempo. Antonina Miliukova (Alyona Mikhailova) incontra il grande compositore senza essere al corrente della sua fama. Se ne innamora perdutamente, oltre ogni ragione. Nina non vuole comprendere le allusioni che Tchaikovsky (Odin Lund Biron) fa alla sua omosessualità, è pronta a tutto pur di averlo: l’attrazione si fa subito ossessione e il musicista, perso nel suo egoismo e quasi lusingato da tanto ardore, con gli occhi puntati alle sostanze che la donna gli offre come parte di un patto diabolico che gli garantirebbe quella serenità che l’esercizio della sua arte necessita, accetta di sposarla in nome di un amore che definisce inequivocabilmente fraterno. Sono due diverse cecità quelle che si incontrano, dunque, entrambe fondate sull’asserzione di Antonina: “Non siete come tutti gli altri uomini”. Persino quando il famoso pianista Arthur Rubinstein si reca dalla donna a parlarle chiaro, ciò che impressiona Antonina è che una persona così importante sia venuta a casa sua a prendere il tè. Il Cinema aveva già raccontato questa storia con il film “L’altra faccia dell’amore” del regista Ken Russell, che però lo affrontava guardando all’aspetto biografico del musicista. Serebrennikov invece ribalta la prospettiva ed assume il punto di vista di lei, di Antonina. LA MOGLIE DI TCHAIKOVSKY è stato presentato in concorso al Festival cinematografico di Cannes 2022. Vi aspettiAMO!