Ancora una volta, per le istituzioni, le famiglie che hanno al proprio interno una disabilità sono figlie di un Dio minore. Stavolta è la regione Lazio ad accanirsi nei confronti della fragilità, bloccando da oltre 4 mesi i pagamenti del bando efamily per le non autosufficienze. Come denunciano le associazioni che tutelano le persone affette da autismo, nonostante le rassicurazioni dei vari politici di destra, che malgovernano da qualche mese la regione, nulla si è sbloccato. La cosa più scioccante è che i fondi ci sono, in quanto provenienti dall’unione europea, eppure, a causa del solito pressapochismo delle destre, non vengono fatti i bonifici alle famiglie. Cosa peraltro mai accaduta in precedenza durante le giunte Zingaretti, durante le quali i pagamenti relativi a questo bando erano puntualissimi. Per rendere più chiare le gravissime difficoltà economiche che stanno attraversando le circa 1400 famiglie coinvolte in questa assurda situazione è bene spiegare di cosa si tratta questo bando efamily. In sostanza la regione Lazio rimborsa il costo per l’assistente familiare sostenuto dai nuclei familiari che hanno al proprio interno una persona non autosufficiente, costo però che viene anticipato dalle famiglie stesse. Ci si rende quindi facilmente conto come questa situazione stia creando gravi difficoltà economiche a questi nuclei familiari. Ci sono infatti famiglie che, ad oggi, devono ancora ricevere cifre che arrivano fino a 5mila euro, che hanno anticipato di tasca propria con la certezza di ricevere il rimborso il mese successivo, e che, quindi, se non riceveranno al più presto i bonifici, oltre a dover immediatamente sospendere il servizio, si ritroveranno anche con gravi situazioni debitorie sulle spalle. Se chi fa politica non riesce a capire che questi problemi vanno risolti immediatamente, senza fare chiacchiere, non dovrebbe avere l’arroganza di candidarsi per voler decidere della vita delle persone, perché qualora ci fosse veramente il karma, questo si dovrebbe fare immediatamente carico di mettere a posto le cose con costoro. Evidentemente il presidente della regione Rocca e i consiglieri regionali dei territori, nel nostro caso mister preferenze Fabio Capolei, non riescono a capire che dietro ai numeri di protocollo delle pratiche ci sono delle persone, in questo caso molto fragili, che subiscono sulla propria pelle questa totale mancanza di capacità amministrativa e di sensibilità, e quando si creano questi disservizi si rendono le vite dei disabili e delle loro famiglie ancora più difficili. Calcolando poi che il bando efamily è stato fatto anche quest’anno, molte famiglie si stanno ora chiedendo se attivare effettivamente il servizio, perché non tutti si possono permettere di anticipare migliaia di euro non sapendo quando e se si riceveranno i rimborsi. Così però si rischiano di avere pesanti effetti sulla già difficile qualità della vita di queste famiglie fragili, perché le si priverebbe di un importante aiuto all’interno delle mura di casa.
Roberto Alicandri