Paulownia: la sostenibilità oltre la teoria

Speranze e certezze dal meeting organizzato da Green Logic

Una riunione molto partecipata quella che si è svolta nella mattinata del 28 febbraio, presso Palazzo Falletti, nel centro storico di Roma sotto l’egida di Green Logic dal titolo “La sostenibilità oltre la teoria – Paulownia: tra green economy e finanza sostenibile”.

A presiedere il convegno nel ruolo di moderatore, Leonardo Iacovelli, Ceo di Green Logic Italia, che ha dato spazio nella prima parte dell’evento agli interventi di carattere istituzionale dell’assessora all’Ambiente e ciclo dei Rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi e della Direttrice Generale dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Maria Siclari.

L’esponente della amministrazione capitolina ha voluto porre l’accento sulla necessità della sinergia tra pubblico e privato per il riavvio del ciclo della piantumazione e della cellulosa ricordando che tale orientamento è condiviso anche dal Ministero dell’Agricoltura: “Oggi si parla dell’albero giusto al posto giusto. Noi a Roma siamo andati oltre inventando anche il cosiddetto verde di emergenza, ovvero alberi in vaso da mettere in estate vicino alle fermate dei mezzi pubblici. La Pauwlonia è importante perché è un albero che cresce velocemente e infatti ne abbiamo messe a disposizione tre a Villa Pamphili insieme alla Fao e Coldiretti”.

Maria Siclari ha invece sottolineato come non sia sufficiente solo quello che è stato stanziato tramite il PNRR sulla questione, ma serva un ulteriore sforzo economico che in parte è stato recepito a livello comunitario: “Parliamo di finanza sostenibile da un decennio, ma è grazie all’impegno della Commissione Europea che ha creato la cornice normativa giusta in cui gli obblighi sono controbilanciati dai regolamenti e direttive, che finalmente si ha coscienza della necessità di far arrivare nuovi finanziamenti, che in questi casi devono essere canalizzati”.
“Dopo 3 anni – ha concluso la direttrice dell’Ispra – Fra poco presenteremo i nuovi rapporti sulle Emissioni del nostro Paese e avremo modo di spiegare come piante come la Pauwlonia siano eccezionali, per salvaguardare la biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici”.

Nella sessione del meeting dedicata ai criteri ESG come strumenti per la valutazione della sostenibilità delle imprese, hanno preso la parola esponenti del mondo della finanza ESG e del sistema creditizio istituzionale.

Letizia Macrì, vice presidente dell’ESG European Institute ha evidenziato l’importanza in ambito finanziario della ‘praticità’ del tema della sostenibilità: “Il tema della coerenza della sostenibiltià ambientale oramai è qualcosa che non può non essere inserito nel documento aziendale dei rischi di impresa. È qualcosa che cambia e cresce di pari passo con l’evoluzione del mondo finanziario. Gli investitori vanno a fondo e vogliono vedere le attività svolte a livello ambientale”.

Alessandro Toschi, Founder e Ceo di AM Avisor ha rilevato come il concetto di governance nell’ambito della sostenibilità ambientale sia diventato elemento centrale: “Per un problema di natura culturale, le generazioni imprenditoriali che ci hanno preceduto non riescono ad approcciare il tema ESG al 100%; ciò nonostante, oggi vi è una spinta in avanti; l’importante è svincolarsi da una visione legata ai regolamenti: sono piuttosto preferibili le linee guida a livello culturale e istituzionale”.
Sull’aspetto del finanziamento alle imprese per l’adeguamento ai criteri ESG, di rilievo gli interventi di Fabio Colombo (regional manager Sales PMI Area Centro della Sace) e di Mariangela Semeraro, che ricopre il ruolo di responsabile della Sostenibilità e Progetti speciali della Banca di Credito Cooperativo di Roma.

Il primo ha definito lo stato dell’arte della situazione creditizia e di come sia necessario affinare una attenzione particolare dal punto di visto del sostegno per quelle imprese che vogliono adeguarsi ai criteri ambientali.

Mariangela Semeraro ha utilizzato, invece, un esempio molto interessante per spiegare come la mancata attenzione alla necessità di cambiamento da parte del tessuto imprenditoriale su questi aspetti possa rivelarsi in futuro un rischio gravissimo per l’esistenza dello stesso, ricordando come altre realtà solide nei primi anni di questo secolo abbiano deciso di non accettare i cambiamenti imposti dalla tecnologia e dal cambiamento e siano state travolte dallo stesso.

Di notevole interesse gli interventi del Ceo e del Project Manager della Green Logic Schweiz, Mario Saponaro e Domenico Schiattarella, che hanno sviluppato gli aspetti etici della importanza del lavoro sulla Pauwlonia.

Nella ultima sessione, quella dedicata agli aspetti inerenti alle scelte strategiche sugli investimenti sostenibili a confrontarsi al tavolo dei relatori Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni e di ANPIB (Associazione nazionale Private & Investment Bankers) e due esponenti del mondo della finanza elvetica, Sebastien Micotti (General Counsel della Citè Gestion) e Karim Sghaier (Managing Partner di Serendipity Capital).

I tre interventi hanno trovato come punto di incontro la necessità di avere un sistema che accompagni il mondo delle imprese alla adozione dei criteri ESG, non solo con una imposizione regolamentare dall’alto, ma soprattutto con la esaltazione delle buone pratiche e con l’introduzione nel sistema educativo e valoriale di questi meccanismi, unico metodo per avere una perfetta integrazione senza rischi per il mondo delle imprese italiane e più in generale europeo.