La storia di un’anziana di 78 anni che si è trovata in difficoltà nel prenotare un prelievo del sangue online presso Villa Albani, ha portato alla luce una serie di criticità nella gestione dei servizi sanitari, soprattutto per i più anziani e vulnerabili.
La donna, non sapendo come procedere con la prenotazione online, si è recata direttamente al centro prelievi del distretto, ma è stata respinta nonostante la disponibilità di posti dovuta all’assenza di alcuni utenti che avevano prenotato ma non si sono presentati.
«Non sono capace a prenotare online, così sono andata direttamente per fare il prelievo. Mi ha detto che senza prenotazione non era possibile nonostante avessi spiegato il fatto di non saper prenotare e avessero posto. Già ho una pensione minima in più nemmeno riesco a fare le analisi. Mi piacerebbe lanciare una raccolta firme perché si aprano i prelievi a chi ne ha necessità”
Questo non è un caso isolato; pazienti oncologici, ad esempio, sarebbero costretti a prenotare online per i prelievi, a meno che non siano sotto trattamento chemioterapico. Una prassi scelta dalla direzione sanitaria. Che sembra ignorare le esigenze dei più fragili, che hanno già sofferto durante la pandemia.
Una situazione quindi particolarmente critica presso Villa Albani, considerata casa della Salute, e che sembra respingere gli utenti anziché accoglierli. Mentre presso l’ospedale di Anzio si effettuano circa 190 prelievi al giorno con tre operatori, a Villa Albani si fanno a malapena 50 con lo stesso numero di infermieri ma senza concedere eccezioni anche con i posti disponibili.
Questa disparità solleva domande sul motivo per cui Villa Albani non riesca a gestire efficacemente i prelievi, nonostante le risorse disponibili.
Una rigidità burocratica e una mancanza di flessibilità nell’accesso ai servizi sanitari mettono in evidenza un problema specifico di Villa Albani visto che in altri presidi dell’ASL Roma 6 non accade e in altre aziende sanitarie laziali come la Asl Roma 2 e Asl Roma 3 basta fare la fila. Abbiamo chiesto chiarimenti alla direzione generale dell’ASL Roma 6 che si è riservata di fare delle verifiche sul caso.