Cittadini e associazioni sono scesi in piazza ieri ad Aprilia contro le mafie. “Giù le mani dalla città, vogliamo responsabilità” e “Anche se voi vi credete assolti siete per sempre coinvolti”, “il silenzio è mafia” si leggeva su cartelli e striscioni portati in piazza dai cittadini durante la manifestazione indetta dall’Associazione Reti di Giustizia. L’iniziativa contro le mafie svolta in piazza Roma proprio davanti la sede del Comune, come risposta all’operazione dello scorso mercoledì mattina della DDA di Roma che ha portato all’arresto del Sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi,e all’emissione di altre 24 misure cautelari e 40 persone denunciate, a carico di un’organizzazione criminale che gestiva attività di spaccio, estorsione ed usura, compresi reati contro la pubblica amministrazione.
“Già nel 2019 avevamo avuto il sospetto che le mafie si fossero infiltrate ad Aprilia allora facemmo la richiesta di costituzione di parte civile in un processo contro Cangemi, richiesta che venne rifiuta dagli amministratori che oggi sono indagati nell’inchiesta della DIA”- ha detto Irene Giusti presidente dell’associazione Reti di Giustizia- ora alla luce dei fatti chiediamo lo scioglimento del consiglio comunale e il commissariamento dell’Ente”. Ringraziamenti sono arrivati alla DDA di Roma e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina per una inchiesta che si può definire storica e che ha portato ulteriormente alla luce la presenza di una consorteria criminale e il connubio con la politica locale. Una manifestazione che dà speranza al desiderio di giustizia e legalità che la città di Aprilia merita. Presenti in piazza l’ANPI, la Rete NoBavaglio, il coordinamento antimafia Anzio Nettuno, la CGIL, Libera, e diverse associazioni locali.
“La manifestazione di oggi non è una vittoria, ma solo un punto da cui partire, un seme da far germogliare” dicono gli organizzatori alla fine della manifestazione