Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, della Tenenza di Ardea e del Nucleo Forestale di Pomezia, ieri sera, hanno eseguito un servizio mirato al contrasto delle condotte illecite connesse alla gestione, al trasporto e al trattamento dei rifiuti, nel territorio di Ardea, località Le Salzare. Tema molto sentito nella zona.
Con un dispositivo composto da pattuglie in abiti civili e autoradio con i colori d’istituto, i Carabinieri hanno controllato le vie d’accesso alla citata località riuscendo a bloccare due furgoni, all’interno dei quali sono stati rinvenuti rifiuti di diversa tipologia.
Nel primo caso, un Iveco Turbo Daily conteneva rifiuti non pericolosi, composti da materiale ferroso e plastico ingombrante, una bombola del gas arrugginita, della calce da cantiere; nel secondo caso, un camioncino Iveco conteneva rifiuti anche pericolosi, composti da batteria di auto, condizionatori, caldaia, bombole d’ossigeno a uso industriale, termosifoni e parti di motori.
Gli utilizzatori dei veicoli, entrambi italiani di 31 e 32 anni, sono stati entrambi denunciati ai sensi degli artt. 192, 256 e 260 del testo unico dell’ambiente per aver raccolto rifiuti in mancanza di qualsiasi tipo di titolo autorizzativo; solo il secondo è stato anche deferito ai sensi degli artt. 193 e 258 del citato testo unico, per aver trasportato rifiuti rientranti nella categoria dei pericolosi. Entrambi i mezzi sono stati sequestrati.
Sul posto è intervenuto anche il carro rilevamento radioattivo e chimico dei Vigili del Fuoco di Roma per la messa in sicurezza dei rifiuti pericolosi.
Contestualmente un altro dispositivo ha fermato altri due furgoni, per le stesse finalità: nel primo caso al conducente, uno slavo 50enne, è stata contestata la guida con patente U.E. scaduta, mentre nel secondo al conducente, un albanese 38enne, è stato contestato l’art. 193 del testo unico dell’ambiente, poiché, seppur all’albo provinciale dei gestori ambientali, trasportava un ingente quantità di rifiuti speciali non pericolosi (materiale edile da demolizione) senza aver compilato il prescritto formulario identificativo dei rifiuti, con una sanzione amministrativa di 3200 euro.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.