Maranesi risponde al Direttore: “La classe politica che ha amministrato Anzio non è un agglomerato di incapaci e mafiosi”

L’articolo che non è piaciuto a Marco Maranesi

Il fallimento della Capo d’Anzio, i risultati della politica predatoria

 

Egr. Direttore Pelagallo,

leggendo con attenzione il Suo articolo pubblicato nel Suo sito d’informazione locale online “InliberaUscita”, mi permetto di scriverLe due righe di dissenso a quanto da Lei scritto, Trovo estremamente scorretto da parte Sua, soprattutto nella Sua posizione di Direttore di un sito di informazione, dipingere la nostra Città e la classe politica che l’ha amministrata in questi 25 anni come un agglomerato di incapaci e di mafiosi.

Dall’inizio dell’inchiesta “Tritone” abbiamo assistito ad attacchi mediatici senza precedenti alla Città e alla Sua classe politica, senza aver il diritto/dovere della difesa o per lo meno di un diritto di replica.

Per quanto mi riguarda non mi sento né un mafioso, ne un appartenente ad alcuna associazione mafiosa e non ho mai e dico mai, favorito ditte per l’assegnazione di appalti comunali.

Con le dirette del Processo Tritone su Radio Radicale (che svolge un servizio alla collettività da salvaguardare), si è potuto fare chiarezza su quanto accaduto in questi anni e fare un quadro ben chiaro sulle responsabilità della classe politica. Proprio durante il processo è emerso che il Comune di Anzio non ha dato appalti a nessuno di questi soggetti coinvolti nell’inchiesta, tranne un piccolo lavoro, dato sottocosto, ad una ditta che in quel momento aveva la regolarità contributiva e la certificazione antimafia. Qualcuno dovrebbe spiegarci come mai soggetti in odore di mafia avevano queste certificazioni.

Ma di questo nessuno dice nulla! Non c’è stata alcuna infiltrazione all’interno del Comune da parte di soggetti appartenenti ad associazioni mafiose. Non c’è stato un solo atto in odore di mafia, REVOCATO in autotutela da parte della Commissione Straordinaria e per quanto mi riguarda sono sempre stato un uomo LIBERO di fare quello che volevo e quando volevo anche quello di passare dalla maggioranza all’opposizione.

Possiamo dire invece che ci sono stati comportamenti e dicerie inopportune da parte di alcuni colleghi, presi probabilmente da attimi di deliri di onnipotenza, chiacchiere intercettate che non hanno trovato poi riscontro nei fatti, semplicemente perché al di là delle eventuali chiacchiere che abbiamo ascoltato tutti, i due Sindaci che si sono susseguiti in questi 25 anni di amministrazione di centro-destra non avrebbero mai consentito illeciti o infiltrazione alcuna all’interno della pubblica amministrazione.

Tornando alla vicenda della Capo d’Anzio, Le consiglio di leggere tutta la documentazione su questa vicenda, se vuole ne ho copia e posso fornirgliela, in modo tale da farsi un’idea di quello che è accaduto nella realtà, della truffa che noi cittadini abbiamo subito e del tentativo perpetrato ormai da anni di portare la società al fallimento in tutti i modi possibili, per poi gestire il porto con l’avvoltoio del socio privato che distribuiva pani e beni a chiunque lo aiutasse in questa impresa. Speravamo nella sentenza definitiva della Cassazione che purtroppo ancora non è arrivata e ormai non arriverà più. Purtroppo lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale per ingerenze mafiose e la contabilizzazione ragionieristica da prima elementare fatta da amministratori che non conoscono il passato e soprattutto le carte della Capo d’Anzio, hanno provocato la sua messa in liquidazione e la sua definitiva chiusura mandando a casa 12 dipendenti e affossando l’unico progetto di sviluppo per la nostra Città.

Comunque se qualcuno vorrà sono disposto ad un confronto pubblico anche in piazza, dove si potrà sviscerare pubblicamente tutta la vicenda della Capo d’Anzio con carte alla mano. Confronto pubblico che probabilmente non ci sarà mai, semplicemente perché scrivere dietro ad una tastiera menzogne e dicerie è facile, affrontare pubblicamente chi può dare spiegazione con carte alla mano non sempre si trova il coraggio.

Spero che questa mia lettera possa trovare spazio e diffusione mediatica alla pari tutte le altre forze politiche e non, visto che, ultimamente all’insegna della libertà di stampa, di espressione e di opinione, i comunicati stampa provenienti da una sola parte politica vengono oscurati e censurati proprio da chi, spesso e volentieri, della libertà di stampa e di opinione ne ha fatto giustamente una questione di civiltà e di libertà.

Cordiali Saluti.

Marco Maranesi