Elezioni Anzio. Claudio Petriconi: “Mi candido a sindaco della città”

“Oramai sono noti a tutti i nomi dei Candidati , ed io quello che avevo da dire lo ho detto più volte e non riguarda mai il valore delle persone sul quale mi sembra si vogliano sempre da destra e sinistra giocare le partite .

Ora appare chiaro come sia a destra e sinistra in una città contraddistinta per la macelleria sociale , un Carabiniere ed un Poliziotto simboli di onestà e competenza sono a giocarsi la partita per una lista di Fratelli d’Italia e per una Coalizione formata da Sinistra Italiana e M5S.

Mi sembra oggettivamente poco per dare risposte ad una città che ha bisogno di cambiamenti politici reali e non di essere sorvegliata, per cui anche se forse è oggettivamente tardi, smessi i panni di chi tenta da tempo di mostrare le cose che non si vedono e di cui nessuno vuole parlare , dopo cinquanta anni di impegno politico mal digerito dai vari ceti politici e politicanti, è giunto il momento di provare a fare qualcosa di diverso.

Annuncio quindi la mia Candidatura a Sindaco della Città, e invito le persone interessate e disponibili ad aiutarmi a contattarmi dandomi riscontro o su Facebook o direttamente in modo personale, per creare con me una Lista dove mettere il proprio nome accanto al mio proponendosi nel caso anche a sostituire la mia Candidatura personale, e dove discutere insieme per un Anzio dove la Democrazia divenga espressione di quei ceti popolari più sfruttati e più scherniti e canzonati in tempo di elezioni.

Forse non prenderemo molti voti ma sarà un motivo per me e per tanti altri amici che in questi giorni me lo hanno chiesto , per passare un po’ di tempo insieme , e andare a votare per dare una Testimonianza della Crisi della Politica specie della Sinistra , e della possibilità di un altra Anzio solidale e davvero genuinamente Democratica a cui nessuno ha guardato veramente, chiamandola ad unirsi in un momento tanto complicato ed importante per il futuro della Città che rischia di rimanere uguale a se stesso per altri decenni”.

Claudio Petriconi