Questa mattina presso la sede elettorale del candidato sindaco Antonio taurelli si è tenuta a una conferenza nella quale il candidato ha spiegato i punti del suo programma amministrativo.
“Il nostro non è un programma di partito è un programma amministrativo per la città-ha detto Antonio Taurelli- si apre con un riferimento al verde urbano, un elemento identificativo del nostro progetto perché riteniamo che negli ultimi 40 anni la gestione urbanistica di questa città sia stata una gestione fallimentare, le zone verdi sono state ridotte al minimo. Per quanto riguarda poi il tema della vivibilità che è la grande sfida di un progetto amministrativo, il problema urgentissimo è quello legato al tema dei parcheggi, in città abbiamo una sproporzione tra posti auto e macchine presenti sul territorio, a questo dovremo saper dare risposte anche nel breve termine.
“Un altro elemento è quello che non dobbiamo avere paura del finanziamento privato, che deve avvenire con strumenti di evidenza pubblica e di effettiva concorrenza, e le opere pubbliche incompiute rappresentano anche un un altro tassello del nostro progetto, per quelle che non godono di finanziamenti pubblici possono essere essere ultimate con finanziamenti dei privati”.
“A questa città -ha aggiunto- mancano anche delle vere attrattive. Puntare sul turismo, per questo dobbiamo ragionare soprattutto per la parte balneare, il turismo è il risultato complessivo della gestione di tanti settori, perché sulla efficacia della proposta turistica conta tutto, conta avere un mare pulito, avere un urbanistica adeguata, servizi adeguati, avere dei parcheggi, questo fa parte di un programma complessivo di gestione della città. Il turismo deve ripartire dalla valorizzazione del patrimonio storico- artistico della città”.
“Rispetto il tema della legalità, noi veniamo da uno scenario spaventoso dove sembra emergere un legame tra la malavita organizzata è una parte della politica. Su questo dobbiamo essere molto chiari dovremmo ridurre al minimo i subappalti, il sub appalto è il momento in cui la malavita si aggancia in qualche modo al Comune”.