No a tutte le mafie, no alla corruzione, sì alla buona politica e alla legalità. Le parole d’ordine che sono risonate in piazza ad Anzio per l’iniziativa “Voci di Giustizia”.
“Vogliamo riportare il tema dell’antimafia nella campagna elettorale. Oggi siamo di nuovo qui per spezzare quel silenzio, per lanciare il messaggio che il voto di scambio non è solo un reato, è un furto del vostro futuro, un tradimento della democrazia e noi come associazioni ci siamo unite per combattere questo sistema”. Hanno detto gli organizzatori della manifestazione in piazza Pia ad Anzio, dove diverse realtà della società civile hanno lanciano un appello alla cittadinanza e alla politica in vista del voto. Un tema importante dopo due anni e mezzo di commissariamento per mafia dei Comuni di Anzio e Nettuno.
Circa trecento le persone scese in piazza questa mattina, tra queste i dieci candidati sindaco dei due comuni che hanno risposto all’appello della Rete NoBavaglio del Coordinamento antimafia Anzio Nettuno, Libera, con l’adesione di Reti di Giustizia, Legambiente, Anpi e CGIL Roma sud. Nonostante la partecipazione dei tanti candidati sindaci l’evento ha registrato un’affluenza cittadina inferiore alle aspettative.
Significativi gli interventi di: Don Salvatore Surbera che portato il saluto del vescovo Vincenzo Viva, Edoardo Levantini del coordinamento Antimafia, del giornalista d’inchiesta Andrea Palladino, di Arcangela Galluzzo di Avviso Pubblico e di Gaetano Salvo di Libera. E proprio Libera ha letto e poi distribuito agli aspiranti sindaco un manifesto “per un’Etica della Responsabilità“. Un’agenda contenente alcuni punti qualificanti per i programmi dei candidati, con richieste di impegni concreti e verificabili nelle Amministrazioni locali. “Per una politica etica, trasparente, competente e responsabile, per prevenire e contrastare le mafie e la corruzione“.
Dieci i candidati sindaco, chiamati a rispondere ad una domanda proprio sulla legalità: “Dopo i commissariamenti per infiltrazioni mafiose, quali azioni concrete intendete attuare per garantite una gestione trasparente e la totale assenza di influenze criminali negli appalti pubblici? I candidati presenti: Antonio Taurelli, Nicola Burrini, Ciro Nutello, Aurelio Lo Fazio, Daniele Maggiore, Mauro Rizzo, Simona Sanetti, Lina Giannino, Stefano Bertollini e Pietro Di Dionisio, non si sono sottratti al confronto pubblico, con un impegno di tutti alla massima legalità e assicurando di aver fatto liste pulite.
Liste delle quali la Commissione Parlamentare antimafia ha chiesto un controllo agli organismi investigativi delle forze dell’ordine.