“Le associazioni Rete No Bavaglio, Reti di Giustizia e il Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno esprimono forte preoccupazione per quanto emerso dall’operazione coordinata dalla Dda di Roma che ha portato all’arresto di un ex coordinatore politico di Nettuno, un commercialista di Anzio, e altri individui coinvolti in un complesso sistema di evasione fiscale e di elusione della normativa sulle misure di prevenzione che avrebbe, agevolato secondo i magistrati la ndrangheta dei Mazzaferro.
Questi episodi confermano il rischio concreto di infiltrazioni criminali nei territori di Anzio e Nettuno, dove i legami tra figure politiche e professionali con circuiti illegali contribuiscono a indebolire il tessuto sociale ed economico della comunità. La notizia che uno degli arrestati abbia ricoperto un ruolo politico di primo piano accresce la nostra inquietudine e rafforza la necessità di un controllo rigoroso sulle istituzioni e sulle figure che operano nella sfera pubblica.
Il nostro territorio, già segnato in passato da episodi di corruzione e malaffare, richiede un’azione determinata da parte delle autorità per prevenire e reprimere ogni tentativo di penetrazione criminale. Chiediamo trasparenza, giustizia e un impegno collettivo per restituire fiducia e legalità ai cittadini.
Come associazioni attive nella difesa della giustizia e della legalità, continueremo a vigilare e a denunciare ogni situazione che possa alimentare il radicamento di interessi illeciti. Registriamo purtroppo, anche nelle recenti elezioni, episodi opachi”.
Rete No Bavaglio
Reti di Giustizia
Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno