Il Comune di Nettuno non dimentica. Il Giorno della Memoria è stato per l’Amministrazione Burrini un momento importante di confronto, oggi, al Parco Palatucci, con le scuole, le forze di polizia, i militari e le autorità religiose.
Alla presenza di Mario Sonnino Hazanim, rappresentante della comunità ebraica di Roma, del Generale di Brigata Carmine Vizzuso, del Comandante dei carabinieri di Nettuno Mauro D’Angelo, del Presidente del consiglio comunale di Anzio in rappresentanza del Sindaco Aurelio Lo Fazio, Gabriele Federici, del Commissario Capo di Pubblica sicurezze Daniele Soffietti, del Direttore Tecnico Daniele Mastrangelo e tutte le autorità militari civile e religiose presenti si è svolta un’intensa cerimonia per dire No all’odio, ai concetti di supremazia, alle vergognose leggi razziali, al nazifascimo e ad ogni forma di genocidio.
I ragazzi delle scuole Pie Filippini hanno deposto un ramo d’Ulivo, simbolo di pace, hanno acceso una candela, simbolo di luce, e una pietra simbolo primordiale dell’Umanità per ricordare a tutti i valori fondamentali della coesistenza civile e pacifica. Un momento di toccante confronto, sottolineato dalle letture di Primo Levi e dalla rievocazione di un periodo storico così drammatico da non poter e non dover mai essere dimenticato.
Di seguito il discorso del Sindaco di Nettuno Nicola Burrini:
“Oggi siamo qui a commemorare il giorno della Memoria. Come sapete tutti, in questa data, nel 1945 l’Armata rossa entró nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando i superstiti stremati e facendo scoprire al mondo intero l’orrore della persecuzione nazista al popolo ebraico ma anche nei confronti di disabili, rom, omosessuali.
Nessuno che abbia vissuto l’esperienza drammatica dei campi di concentramento ha potuto in vita scordarne l’orrore. E c’è chi, di fronte a tanta disumanità, ha persino provato a negare l’evidenza del tentativo di sterminare un intero popolo e intere categorie di persone.
Oggi, purtroppo si assiste al ritorno di sentimenti antisemiti e razzisti e questo accade solo perché non si conosce la storia e il dramma che si è vissuto e che ha distrutto migliaia di vite.
Ma il Giorno della Memoria si commemora, non solo per ricordare l’odio, il dolore inflitto dai sovranismi e dal nazifascismo ma anche per ricordare chi ha resistito, chi si è opposto e, a costo della propria, ha salvato migliaia di vite.
Persone di potere che hanno favorito la fuga di migliaia di persone dai Paesi in cui erano state promulgate le leggi razziali ma anche cittadini di buon cuore che hanno nascosto persone a rischio, tutelato i vicini di casa, gli amici di sempre, tanti bambini per permettere loro di studiare, di mangiare, di sopravvivere. Migliaia di gesti di umanità e solidarietà hanno contrastato con una resistenza inflessibile chi voleva imporre una cultura di supremazia e odio.
Oggi quello che io chiedo a tutti i presenti, ai cittadini e soprattutto ai ragazzi non è di essere o fare gli eroi ma di comprendere il valore assoluto di alcuni gesti, di agire secondo giustizia e di non credere a facili soluzioni proposte dagli estremisti. Ogni giorno tutti noi assistiamo a comportamenti sbagliati e non dobbiamo restare indifferenti ed anzi essere sempre solidali con chi è vittima di discriminazione. Non dobbiamo restare a guardare davanti ad un bullo che minaccia un compagno, davanti alla maleducazione, ai vandali e agli incivili. Dobbiamo essere partecipi della nostra vita, costruire un futuro fatto di impegno e integrazione, solidarietà, partecipazione e Pace. Tutti devono poter vivere la propria vita nel rispetto reciproco con dignità. Ognuno di noi deve fare la sua parte per onorare la memoria di chi si è distinto per senso di giustizia e per contribuire a costruire un mondo migliore per tutti”.