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Diego Piccoli è il nuovo Segretario generale della Fillea di Roma e Lazio

Roma 31 gennaio – Diego Piccoli è il nuovo segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio. Al termine dell’assemblea degli edili Cgil, che si è tenuta presso la sede di Libera a Roma alla presenza del Segretario generale nazionale della Fillea Cgil, Antonio Di Franco e il Segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola e di Don Luigi Ciotti. Diego Piccoli prende il posto di Benedetto Truppa, che andrà a ricoprire un incarico di rilievo nella Fillea Cgil nazionale.

La guida della Fillea Cgil di Roma e Lazio di Diego Piccoli all’insegna di cinque parole d’ordine: Legalità, Sicurezza, Contrattazione, Bilateralità, Territorio.

Prima del voto dell’assemblea generale, Piccoli ha spiegato alla platea le linee programmatiche alla base del suo mandato. “Ringrazio i Centri Regolatori per aver individuato nel mio nome la proposta di sintesi per la guida della Fillea CGIL di Roma Lazio. Mi emoziona molto e contemporaneamente mi fa sentire il peso della responsabilità. Non un nome ma la sintesi di una squadra, di un collettivo, che in questi anni, è cresciuta molto”. E, poi, il monito: “La scelta della sede di Libera non è solo un elemento simbolico ma il primo impegno programmatico. Lotta contro le mafie, per la legalità, per liberare i tanti lavoratori dalle catene del caporalato e dall’intermediazione di manodopera e perché le opere in questo Paese, in questa Regione e in questa città siano per il bene comune e non opportunità di guadagno e riciclaggio per le organizzazioni del malaffare e che la filiera dei materiali non sia una lavatrice per gli sporchi affari”.

Nel suo discorso di presentazione Piccoli ha tracciato i caposaldi della sua segreteria confermando che per affrontare le prossime sfide servirà un sindacato unito e forte. “Siamo tutti consapevoli del buon stato di salute della nostra federazione, degli impegni straordinari dei prossimi mesi a partire dalla campagna referendaria insieme al lancio delle sfide che ci vedranno in campo: vertenzialità, contrattazione e proselitismo. Svolgiamo questa Assemblea, quasi, all’indomani del rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia che è una gran bella notizia per le lavoratrici e i lavoratori del settore perché portiamo a casa un risultato tangibile: il salario. 180 euro al primo livello e 210 euro al secondo livello. Un aumento del 18% dei minimi contrattuali. Mai raggiunto un risultato del genere. Rinnovo del contratto si traduce in salario, semplificazione e denuncia unica e inclusione. Il salario riconsegna il potere di acquisto ai lavoratori e alle loro famiglie“. La semplificazione delle procedure, la denuncia unica, aumentano la funzione pubblicista delle Casse edili e le ripara dagli attacchi esterni. L’inclusione è la denuncia degli impiegati nelle casse edili, attraverso la denuncia/versamento dell’Evr, gli impiegati rappresentano ormai un sesto del settore. Inclusione sono, anche, la formazione e sicurezza, a partire dai lavoratori migranti. Anche in questo modo si afferma una idea di mondo più giusta”.

 

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