Omicidio a Nettuno: È necessaria una risposta ferma e unita da parte di tutte le istituzioni
La Rete No Bavaglio, l’Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno e Reti di Giustizia – Il Sociale contro le Mafie esprimono profonda preoccupazione per l’omicidio di Cosimo Cimminiello, avvenuto a Nettuno. Questo grave atto di violenza, che scuote ancora di più una comunità già segnata da infiltrazioni mafiose, evidenzia come le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di stupefacenti ad Anzio e Nettuno siano radicate nel tessuto sociale e abbiano la capacità di agire con impunità. Le inchieste della Procura di Velletri hanno messo in luce il potere di intimidazione e di controllo che queste associazioni esercitano, riuscendo anche a “comandare” dal carcere e a condizionare la vita sociale ed economica della zona.
In questo territorio, la presenza di ’ndrangheta e camorra non è solo una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini, ma rappresenta anche una grave sfida alla legalità e alle istituzioni democratiche. Negli anni, queste mafie hanno influenzato le dinamiche politiche e sociali, cercando di condizionare gli enti locali e i processi decisionali.
In questo contesto, è fondamentale che tutte le istituzioni, dalle forze dell’ordine alla politica, rispondano con fermezza e unità. Non possiamo permettere che l’indifferenza e la complicità continuino a minare la sicurezza e il futuro dei comuni di Anzio e Nettuno. Chiediamo che vengano adottati interventi urgenti per rafforzare la presenza dello Stato, intensificare le indagini e garantire giustizia per le vittime delle mafie.
Inoltre, è imperativo che il Consiglio Superiore della Magistratura proceda alla nomina del nuovo Procuratore Capo di Velletri, scelto con criterio e in grado di affrontare con determinazione la minaccia rappresentata da un territorio segnato dalla criminalità organizzata.
Firmato:
• Rete No Bavaglio
• Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno
• Reti di Giustizia – Il Sociale contro le Mafie