Le docenti Balistreri Rosanna e Calvitti Marilena, insegnanti di italiano delle classi IV e V del plesso “Don Vittorio Nadalin” (Cadolino) dell’Istituto Comprensivo Nettuno III, hanno organizzato ed effettuato un incontro nelle loro classi con lo scrittore, poeta e attore Marco Nica riguardo al lavoro di approfondimento sulla struttura del testo poetico , concernente il Progetto “Aspiranti poeti”. Le docenti hanno proposto questo progetto per incoraggiare gli alunni a sviluppare competenze chiave, ampliare il patrimonio lessicale, creando un vocabolario per riuscire, attraverso la poesia, ad esprimere i propri pensieri, aumentare la capacità di sintesi attraverso il linguaggio metaforico, sviluppando una competenza emotiva. La funzione dello sviluppo e creazione di un testo poetico è stato inteso come espressione comunicativa di sentimenti, idee, emozioni e sensazioni personali. Il progetto ha coinvolto gli alunni delle due classi, che si sono cimentate nella produzione, grazie anche all’intervento del maestro Marco Nica, di filastrocche e poesie divertendosi nell’apprendere. Le lezioni che si sono tenute sono risultate ricche di contenuti ma allo stesso tempo accattivanti e simpatiche nell’affrontare un argomento così profondo. Marco Nica, nella veste insolita di insegnante, ha così commentato la sua prima esperienza in questo contesto: <<Insegnare è un mestiere particolarmente complesso che, oltre alle competenze, richiede anche metodologie di approccio che risultino efficaci e produttive per chi è in procinto di imparare. Realizzare uno stage sulla Poesia, seppur breve, indirizzato a bambine e bambini di 4a e 5a elementare non è stato un compito di semplice svolgimento. La tenera età del pubblico, infatti, mi ha spinto a modulare i concetti esposti rendendoli sì didattici ma al contempo facilmente assimilabili e soprattutto stimolanti. Il mio obiettivo non è stato tanto quello di trasmettere delle tecniche di scrittura ma di instillare in loro il seme della curiosità verso il mondo della poesia, spiegandone la bellezza, lo scopo e lo stile. Scrivere per trasmettere emozioni e suoni, la scelta e la disposizione delle parole, l’importanza delle parole stesse che a volte possono essere taglienti e fare male più di una lama. La metafora è stato uno dei punti cardine dello stage poiché in essa è racchiusa la filosofia di chiunque si accinga a comporre o leggere versi. Molti gli spunti di riflessione anche sulla morale che deve trasmettere un testo, sull’importanza di comprendere il significato di ogni singola parola, e di come si renda necessario saper interpretare con trasporto uno scritto poetico, rispettando la dizione, per poterlo comprendere appieno. Interessante è stata anche la trattazione della poesia dialettale romanesca con particolare riferimento al personaggio di Rugantino. Un breve laboratorio di componimento a tema libero ha concluso l’evento. Sono stato subito entusiasta di prendere parte a questo progetto, fra l’altro realizzato veramente a tempo da record nonostante i numerosi impegni artistici. Avevo la necessità di confrontarmi per la prima volta con una platea così giovane per mettermi alla prova. Ho l’impressione che porterò nel cuore questa esperienza fantastica e sono convinto che alla fine siano stati loro ad aver insegnato qualcosa a me. Ringrazio la Dirigente Scolastica Ramona Bica e le docenti che mi hanno permesso di aggiungere un altro tassello al mio cammino artistico e una importante opportunità di crescita per i bambini coinvolti nel progetto. >>