La Rete NoBavaglio, il Coordinamento Antimafia- Anzio e Nettuno e Reti Giustizia-Il sociale contro le mafie, apprendono con rispetto della la proposta della Lega di Anzio di intitolare il parco di piazza Roma a Danilo Fontana, ex vicesindaco scomparso prematuramente a causa di una grave malattia.
Ma, il lutto personale non può oscurare le responsabilità pubbliche. Danilo Fontana fu figura di vertice di un’amministrazione sciolta per mafia con decreto del Presidente della Repubblica e rientrava tra gli incandidabili indicati dalla relazione del Prefetto.
Intitolare uno spazio pubblico a un esponente di quell’amministrazione significa compiere un’operazione pericolosa di rimozione collettiva e legittimazione politica di chi ha contribuito, attivamente o passivamente, al deterioramento della democrazia e della legalità nella nostra città.
Non si può separare il nome da ciò che rappresenta.
Non si intitola un parco a chi è stato parte di un sistema commissariato per infiltrazioni mafiose. La memoria pubblica non può essere piegata a logiche di partito o revisionismi postumi.
Chiediamo all’Amministrazione comunale di respingere questa proposta e di destinare l’intitolazione del parco a figure che incarnano valori di legalità, resistenza civile e trasparenza istituzionale.
Rete NoBavaglio
Coordinamento Antimafia- Anzio e Nettuno
Reti Giustizia-Il sociale contro le mafie