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“Percorsi di Legalità”, a Villa Sarsina un confronto sul ruolo dei Comuni nella lotta alle mafie

Ampia partecipazione ieri, presso la sala consiliare di Villa Sarsina,  per l’appuntamento del ciclo “Percorsi di Legalità”, dedicato al tema “Il ruolo delle amministrazioni comunali nella lotta alle mafie”, promosso dal Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno con la collaborazione della Rete NoBavaglio, e con il patrocinio del Comune di Anzio.

I lavori sono stati aperti dal Sindaco Aurelio Lo Fazio, che ha portato i saluti istituzionali sottolineando l’importanza di promuovere momenti pubblici di riflessione e confronto per costruire una cultura amministrativa fondata sulla trasparenza e sull’impegno condiviso contro le infiltrazioni mafiose.

A seguire, il Presidente del Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno, Edoardo Levantini, ha ripercorso le tappe che hanno condotto al commissariamento per infiltrazioni mafiose del Comune di Anzio, ricordando come le prime denunce e i segnali d’allarme siano arrivati proprio da cittadini, associazioni e realtà territoriali attive da anni nella promozione della legalità.

La giornalista Alessia Marani, che ha moderato l’incontro, ha introdotto i vari interventi, a partire da quello dell’avvocato Massimiliano De Benetti, legale che ha rappresentato i Comuni di Anzio e Nettuno nel processo Tritone, il quale ha illustrato il ruolo fondamentale delle amministrazioni comunali come parti civili nei processi di mafia, evidenziando gli strumenti legali a disposizione degli enti locali per tutelare la propria integrità istituzionale. “Il comune è  titolato a costituirsi parte civile, perché tutela dalla distorsione sociale che l’associazione mafiosa crea. – ha detto l’avvocato De Benetti- Quindi l’Ente che sceglie di costituirsi parte civile protegge la sua comunità dall’associazione mafiosa crea un danno sociale enorme“.

Il Sindaco di Riano (RM) e coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Luca Abbruzzetti, ha presentato le attività della rete nazionale degli enti locali contro le mafie, sottolineando l’importanza della formazione, della trasparenza amministrativa e della collaborazione tra territori. “Stiamo cercando di costruire un rapporto continuativo con le forze dell’ordine e con le scuole– ha detto Abbruzzetti- soprattutto per il contrasto alle sostanze stupefacenti, e purtroppo notiamo che nella diffusione di droghe pericolose si sta abbassando l’età dei ragazzi che le consumano”.

È intervenuto poi il Presidente della Commissione Politiche Scolastiche del Comune di Anzio, Ciro Nutello, che ha ricordato come un’amministrazione comunale sia un sistema complesso articolato in vari livelli, tutti potenzialmente esposti a pressioni o infiltrazioni. Nutello ha posto l’accento sulla centralità della prevenzione, illustrando il progetto “Percorsi di Legalità” attualmente attivo nelle scuole e annunciando la volontà dell’Amministrazione di avviare la costituzione di un Consiglio Comunale dei Giovani e degli Studenti, per rafforzare la partecipazione civica e promuovere una cittadinanza attiva fin dalle nuove generazioni.

Un contributo particolarmente significativo è arrivato dal Sindaco di Monte Sant’Angelo (FG) e coordinatore pugliese di Avviso Pubblico, Pierpaolo D’Arienzo, che ha portato la testimonianza concreta di un territorio da anni sotto la pressione della criminalità organizzata. Il suo racconto ha offerto un esempio di resistenza istituzionale e comunitaria alla mafia, fondato sulla coesione sociale, la legalità quotidiana e il coraggio amministrativo.

È poi intervenuta la Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Anzio, Simonetta Pagliaricci, che ha evidenziato la necessità di un maggiore impegno da parte di tutta l’amministrazione comunale, a partire dai consiglieri e da ogni singolo settore, verso le molteplici tensioni sociali presenti sul territorio. In particolare, ha sottolineato come sia fondamentale investire energie sul tema della sicurezza nelle periferie e promuovere una cultura civica attiva, contrastando quella passività e rassegnazione che spesso alimentano terreni fertili per l’infiltrazione mafiosa.

A chiudere i lavori è stato l’Assessore alla Sicurezza e alla Legalità del Comune di Anzio, Catello Somma, che ha offerto una riflessione concreta sullo stato della macchina amministrativa. “Anni di disinteresse e mancanza di regole – ha detto – hanno generato un vuoto normativo che ha reso più difficile il controllo del territorio e l’azione preventiva. Ricostruire un impianto normativo e portare sicurezza e bellezza soprattutto nelle periferie è oggi una delle sfide principali per prevenire l’illegalità e ridare fiducia ai cittadini.”

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto operativo tra istituzioni, amministratori, avvocati, giornalisti e cittadini, con l’obiettivo comune di rafforzare gli anticorpi democratici del territorio e promuovere una cultura amministrativa trasparente, inclusiva e resistente alle infiltrazioni mafiose

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Claudio Pelagallo
Claudio Pelagallohttp://www.inliberauscita.it
Giornalista pubblicista, iscritto all'albo Nazionale dal 1991. Ordine Regionale del Lazio. Ha collaborato come corrispondente con diverse testate: Il Messaggero, Il Tempo, Il Corriere dello Sport, La Gazzetta di Parma. Direttore responsabile Inliberauscita

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