L’intervento del sindaco dí Nettuno Nicola Burrini per il 2 giugno
Con il voto nel referendum del 2 giugno 1946, gli italiani hanno scelto la Repubblica ed hanno iniziato a costruire una nuova storia, quella che viviamo oggi.
La Repubblica, seppur sempre migliorabile come forma di governo con l’impegno di ogni cittadino, con l’impegno di ognuno di noi, ha dimostrato nei decenni meglio di ogni forma di Governo, di essere in grado con il dialogo e l’integrazione, di poter superare momenti difficili e nuove sfide. Oggi più che mai la democrazia va sostenuta e rinforzata, contro ogni nostalgia. Come nel 1946 anche oggi ognuno di noi deve mettersi a disposizione del bene comune e costruire un nuovo futuro. Tantissime le sfide che ci attendono: quella economica, ambientale, culturale. Dobbiamo farci trovare pronti ad un’evoluzione che corre veloce come il vento, ma in questa corsa il passato non si deve dimenticare.
Con la scelta Repubblicana l’Italia e tutti noi abbiamo scelto la libertà contro la dittatura, abbiamo scelto la pace, dopo la tragedia, i lutti e le devastazioni della guerra. Abbiamo scelto l’uguaglianza, l’accoglienza, l’integrazione. Oggi dobbiamo essere all’altezza delle scelte che abbiamo fatto.
L’Italia è un Paese forte e, contrariamente a tante narrazioni, è un Paese unito e solidale. Oggi per celebrare la Repubblica dobbiamo partire dai nostri uomini e donne migliori, da chi ha superato distanze politiche e ideologiche per guardare a valori universali. Oggi dobbiamo guardare con profondo rispetto alle donne e agli uomini della Costituente, alla loro lungimiranza, dal coraggio con cui seppero cercare e trovare i punti di sintesi per un futuro migliore per tutti basato su valori comuni indiscutibili.
Cos’è la Repubblica? La Repubblica è l’anima dei suoi principi fondativi. Le sue istituzioni. Le sue leggi, la sua organizzazione. Ma la Repubblica è anche ognuno di noi, i nostri valori, i nostri sentimenti, la Repubblica è l’impegno quotidiano che ogni giorno tutti noi mettiamo nel portare avanti il nostro lavoro, la crescita della famglia, dei figli, l’educazione, il rispetto reciproco. Ogni contributo, grande o piccolo, che ciascuno di noi ha dato a questi decenni di storia comune è un mattone che costruisce la fortezza della nostra democrazia.
La Repubblica è, anzitutto, la storia degli italiani, di tutti noi, delle nostre famiglie, della libertà riconquistata e del futuro che con impegno e sacrifico dobbiamo costruire insieme. Lavoriamo per la Pace, per il benessere, per l’integrazione, lavoriamo per la speranza di un futuro migliore. Insieme, dialogando, con il contributo di ognuno. Questa oggi è la nostra festa, onoriamola con i nostri comportamenti quotidiani. Evviva l’Italia, Evviva la Repubblica, evviva Nettuno.