Nel corso del fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Anzio, con il prezioso supporto della Polizia Locale di Anzio, hanno condotto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dell’illegalità diffusa e dei fenomeni legati alla “malamovida”.
L’operazione ha interessato in particolare il centro storico cittadino e le aree ad alta incidenza criminale. Durante le attività, in un’area notoriamente problematica, come il quartiere di Corso Italia, un uomo di 36 anni, cittadino maliano, è stato arrestato in flagranza di reato in quanto gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, senza fissa dimora, non accorgendosi della presenza dei Carabinieri, è stato fermato e sottoposto a perquisizione personale. A seguito di questa, è stato trovato in possesso di 19 dosi di crack, per un peso complessivo di 4,2 grammi.
Un 32enne italiano, invece, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per guida in stato di ebbrezza, dopo essersi rifiutato di sottoporsi al controllo del tasso alcolemico, mentre un 50enne di Anzio è stato denunciato per minaccia a Pubblico Ufficiale e millantato credito. Nel centro storico, l’attività congiunta con la Polizia Locale di Anzio ha permesso di controllare 7 strutture di ristorazione, alle quali sono state elevate sanzioni amministrative per irregolarità quali l’occupazione abusiva di suolo pubblico e la mancata esposizione del cartello di divieto di somministrazione alcolici ai minori per un ammontare complessivo di € 3.021. Inoltre, sono state elevate 8 contravvenzioni al Codice della Strada, con il sequestro amministrativo di un motociclo, per un importo complessivo di € 7.375.
Il servizio ha portato al controllo di 95 persone e 49 veicoli, con l’esecuzione di 3 perquisizioni per stupefacenti e numerosi controlli su soggetti sottoposti agli arresti domiciliari. Sono state inoltre segnalate 3 persone quali assuntori di sostanze stupefacenti (ex Art. 75 DPR 309/90). Al termine delle attività, l’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di Anzio, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento (indagini preliminari), l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.