Sono riprese questa mattina le ricerche di Antonio Magliozzi il pescatore disperso in mare al largo di Anzio dopo il ribaltamento de suo peschereccio. L’imbarcazione, come spiega Lorenzo Giovannone, comandante Capitaneria di Porto di Anzio, si troverebbe a una profondità di 50 metri. A bordo del peschereccio c’erano 2 persone, padre e figlio. Quest’ultimo è stato tratto in salvo. Ieri pomeriggio le operazioni di ricerca da parte dei sommozzatori erano state sospese perché il mare mosso ha reso le acque troppo torbide. Oltre ai sommozzatori e un elicottero dei vigili del fuoco, alle ricerche partecipano le motovedette della Capitaneria di porto.
Una delle ipotesi in merito al naufragio potrebbe essere che l’imbarcazione “Resurgo” – lunga circa 15 metri con rete a strascico – era impegnata nelle operazioni di pesca nella zona della secca a 4 miglia dalla costa, quando improvvisamente la rete sarebbe rimasta impigliata in un ostacolo sul fondale, forse un grosso scoglio o un relitto, questo avrebbe fatto inclinare lo scafo.
