“L’unità operativa di oculistica del Policlinico Universitario Tor Vergata (PTV) si conferma una eccellenza e un riferimento per la cura delle patologie corneali avanzate. Nelle scorse settimane, sono stati eseguiti con successo i primi due impianti di endotelio corneale artificiale nella nostra regione, che pone il PTV tra i primi quattro centri a livello nazionale in questo ambito. Si tratta di una tecnologia innovativa che permette di ristabilire la trasparenza della cornea, ridurre l’edema corneale e il dolore. Una grande novità, soprattutto per i pazienti ad alto rischio di rigetto. Per questi motivi, ci tenevo particolarmente a portare i saluti e i ringraziamenti dell’intero Consiglio regionale del Lazio, poiché questa realtà, che rappresenta un fiore all’occhiello, ben dimostra l’importanza della giusta integrazione tra l’attività universitaria, formazione, ricerca e innovazione, e l’attività assistenziale. Presso questa unità, sono state svolte nel 2024 circa 35mila prestazioni assistenziali oftalmologiche in ambito clinico-diagnostico e chirurgico, contribuendo anche all’abbattimento delle liste d’attesa per quanto riguarda la cataratta. Sono attivi anche due centri regionali di riferimento per la diagnosi e cura della degenerazione maculare senile, delle patologie retiniche cecitanti e per l’ipovisione, per la riabilitazione del paziente ipovedente e Centro per le malattie rare della cornea e delle patologie retiniche”.
Così il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, che questa mattina ha consegnato un riconoscimento all’unità operativa di oculistica del Policlinico Universitario Tor Vergata, a partire dal Prof. Carlo Nucci (direttore dell’unità), al Prof. Raffaele Mancino, al Prof. Francesco Aiello e all’equipe, poiché nelle scorse settimane sono stati eseguiti con successo i primi due impianti di endotelio corneale artificiale nella nostra regione. Presenti all’iniziativa, tra gli altri, il rettore dell’Università, prof. Nathan Levialdi Ghiron e il Commissario straordinario del Policlinico, prof. Ferdinando Romano