Spettabile “In Libera Uscita”,
sono Luca Sacripanti, un libero professionista con studio in Anzio.
Alla fine del mese di marzo ’25, ho promosso insieme ad altri amici e conoscenti, un’iniziativa a sostegno della comunità e del territorio.
Faccio parte del gruppo costituitosi spontaneamente a Lavinio Mare per contestare l’installazione di una antenna 5G sulla via dei Garofani, angolo via
di Valle Schioia, davanti a Parcobaleno e nelle immediate vicinanze della Scuola Elementare Gianni Rodari.
Ho letto il Vs articolo del 30 Luglio ’25 intitolato “Commissione congiunta Politiche del Territorio e Ambiente: primo passo verso una mappatura elettromagnetica innovativa ad Anzio”, rilevando all’interno di quello alcune
inesattezze, dichiarazioni generiche e parziali e la totale assenza di argomentazioni su questioni di rilevante importanza.
A mero titolo esemplificativo e non esaustivo specifico che non è stato riferito in ordine:
a – alla probabile installazione di molteplici antenne 5G (si prospetta ogni 150/300 metri lineari), da cui conseguente devastanti per il paesaggio e per il territorio, per i tanti che dovranno convivere con un traliccio accanto alto 30 ml, per il valore degli immobili e per gli operatori del settore immobiliare;
b – al reale significato dell’eccezione ritualmente sollevata da coloro che sono favorevoli alle installazioni: la mancanza di evidenze scientifiche. Tale affermazione, dovrebbe essere interpretata nel senso che le tesi contrarie, ovverosia di coloro che sostengono l’esistenza di pericoli anche solo potenziali per la salute, non sono false;
c – alla necessità di effettuare maggiori sperimentazioni e di valutare gli effetti sul lungo periodo, che avvalora le tesi di coloro che “predicano” prudenza e,
per l’effetto, l’applicazione del principio di precauzione. Le amministrazioni più virtuose ed attente dovrebbero essere maggiormente indotte a prevenire
potenziali pericoli, impedendo, ad esempio, le installazioni delle antenne 5G nelle vicinanze di scuole, nosocomi, parchi e zone a più alta densità abitativa;
d – al REGOLAMENTO ed al PIANO ANTENNE, unici strumenti che possono consentire ai comuni di difendere e tutelare i cittadini e territorio.
Considerata l’inadeguatezza del regolamento elaborato ed approvato nell’anno 2019 – per stessa ammissione di Codesta Amministrazione – è il Comune di Anzio a risultare inadeguato ed inadempiente rispetto alla Legge Regionale n. 19 del 2022 che obbliga i comuni a dotarsi degli strumenti citati.
Il Comune di Anzio tarda ad elaborare e ad approvare regolamento e piano, rifiutando la collaborazione dei comitati e delle associazioni;
Questa Amministrazione risulta inadempiente anche rispetto alla norma contenuta nell’ art. 87, comma 4, d.lgs. n. 259 del 2003, che obbliga ad informare e rendere partecipi i cittadini.
Nonostante il gruppo spontaneo di Lavinio Mare e l’Associazione CCE.(Comuni contro l’Elettrosmog) abbiano sottolineato più volte le esigenza di un regolamento e del piano e si siano offerti di collaborare gratuitamente (va precisato che CCE ha collaborato fattivamente con molti comuni in tutta Italia, anche con la vicina Amministrazione di Ardea).
Per tutto quanto sopra esposto, chiedo di poter replicare al citato comunicato, atteso che non sono state ascoltati, in particolare, comitati ed associazioni, da
cui la mancanza di un reale contraddittorio.
Vi rappresento che sono, sin da ora, disponibile anche ad un confronto pubblico con i Presidenti delle Commissioni citate, con gli Assessori competenti ed anche con il Primi Cittadino.
Auspico l’accoglimento dell’odierna istanza e mi auguro che l’intervista e/o il dibattito pubblico possano realizzarsi entro breve.
In attesa di leggerVi, porgo cordiali saluti.
Avv. Luca Sacripanti