“Il 10 gennaio 2025 ho fatto un sopralluogo a sorpresa, insieme ai sindaci di Anzio e Nettuno, presso l’ospedale ‘Riuniti’. In quell’occasione ho potuto constatare di persona una situazione a dir poco difficile: una carenza grave di personale e spazi del tutto inadeguati, in particolare nel Pronto Soccorso.
Oggi, la denuncia della Rete NoBavaglio conferma ciò che temevo: in questi mesi nulla è cambiato. Da oltre un anno mancano figure fondamentali come ortopedici e ginecologi, il punto nascita è chiuso, l’ortopedia sopravvive grazie a un solo medico che in un mese ha effettuato 50 interventi, e in ginecologia c’è un unico professionista, con il rischio concreto di bloccare il reparto in caso di malattia. Suggerisco alla giunta Rocca di concentrarsi meno su tagli del nastro e inaugurazioni, mentre si lasciano reparti sprovvisti di figure professionali fondamentali. A due anni e mezzo dall’insediamento di questa giunta, dove sono le assunzioni? La salute non è un optional: è un diritto costituzionale che va garantito con i fatti, non con gli annunci.” Così Emanuela Droghei, consigliera regionale Partito Democratico