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VAS: Santa Palomba tra il termovalorizzatore e la discarica

“La distruzione di un territorio passa senza trasparenza” sostiene  Stefano Zuppello presidente Verdi ambiente società

“Sono due le notizie inquietanti che in questi giorni ferragostani sono arrivate e che riguardano il futuro del territorio di Santa palomba al confine di Roma con i Comuni dei Castelli Romani e di Pomezia

La prima è quella della decisione della Regione Lazio a guida Rocca di concedere una proroga di cinque anni alla Valutazione di Impatto Ambientale Positiva (VIA) rilasciata nel 2020 dalla giunta Zingaretti, alla SEIPA srl, di realizzare una grande discarica in località Tor Tignosa, in via della Solforata al confine tra Roma e Pomezia, nei pressi dai laghetti della Solfatara. La discarica potrà smaltire oltre 5,5 milioni di tonnellate di rifiuti e, essendo scaduta la VIA positiva data nel 2020 ora la SEIPA avrà tempo fino al 2030 per realizzare una discarica che potrà “ospitare” circa 4,45 milioni di metri cubi lordi di rifiuti che dovrebbero essere SOLO composti da detriti, scarti di demolizione e terre di scavo non pericolose. Vista la enorme capacità della discarica dubitiamo che questa serva soltanto per questa tipologia di rifiuti e non diventi invece, come accaduto in passato per altri invasi, una discarica vera e propria.

La seconda notizia riguarda la decisione del Sindaco e Commissario Giubilare di Roma Roberto Gualtieri di pubblicare l’8 agosto i documenti del PAUR relativi al progetto dell’impianto del famoso Termovalorizzatore sempre in località Santa Palomba contraendo i tempi agli Enti coinvolti da 30 a 20 giorni per studiare e dare il loro parere sull’opera. Una decisione davvero incomprensibile considerando l’importanza dell’impianto che, ricordiamo, ha visto la contrarietà non solo dei cittadini della zona che si sono organizzati nei Comitati locali ma anche dei Comuni dell’Area Metropolitana interessati.

Ricordiamo anche che Verdi Ambiente e Società è stata ed è accanto ai Comitati contro questa opera che ritiene non solo inutile, visto i temi di realizzazione, ma anche dannosa non solo per il territorio e per le numerose attività agricole della zona, ma anche perché l’era del bruciare i rifiuti è per fortuna tramontata e, come anche le direttive europee impongono, la strada deve essere quella della raccolta differenziata e del riciclo per una economia circolare

La pubblicazione in un periodo estivo e la contrazione dei tempi dimostrano la volontà di non essere trasparenti su questa opera per questo come VAS appoggiamo le richieste che l’Associazione Carte in Regola ha inviate non solo al Sindaco di Roma, ma a tutti gli Enti coinvolti, chiedendo che il termine per le verifiche da parte dei vari enti destinatari della comunicazione sia spostato alla fine di settembre, concedendo i 30 giorni in un periodo adeguato agli approfondimenti necessari che sia riorganizzata la pubblicazione degli elaborati sul sito del Commissario con l’evidenziazione dell’elaborato che contiene l’elenco degli elaborati di progetto, assicurando la corrispondenza dell’ordine degli elenchi di tale documento con gli elenchi pubblicati sul sito degli elaborati scaricabili e che su questi ultimi sia inserita l’indicazione dei titoli degli elaborati

che sia pubblicata in evidenza sui siti istituzionali degli enti coinvolti – Roma Capitale, Roma Città metropolitana, IX municipio, Ama – l’informazione dell’avvenuta pubblicazione della procedura di P.A.U.R. relativa all’istanza della società proponente.

Vogliamo difendere un territorio importante come quello di Santa Palomba, il trattamento dei rifiuti che veda l’economia circolare come strada maestra e la partecipazione e la trasparenza sugli atti delle opere che riguardano la Città”.

Verdi ambiente società

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