L’Unione degli Studenti, sindacato degli studenti delle scuole superiori, ha organizzato in tutta Italia flash mob e manifestazioni, chiedendo una presa di posizione da parte del governo per la Palestina, e maggiori investimenti nell’istruzione “La scuola ricomincia ma i problemi restano gli stessi” e “Se bloccano la flotilla – riferendosi alla missione umanitaria partita verso Gaza – blocchiamo le scuole” sono gli slogan utilizzati dai membri dell’Unione degli Studenti, organizzazione studentesca nazionale, negli striscioni e nei cartelli utilizzati davanti alle scuole ieri mattina, giorno di riapertura di tutte le scuole
dopo la pausa estiva.
In questi giorni sono sulla bocca di tutti gli attacchi subiti dalla Global Sumud Flotilla, la flotta navale partita da vari porti europei in supporto alla Palestina. La Flotilla, per questi attacchi, ha ricevuto solidarietà da città di tutta Italia, con manifestazioni in quasi tutte le regioni d’Italia a cui hanno partecipato migliaia di persone, tra cui molti studenti.
Ieri mattina, le basi territoriali dell’Unione degli Studenti, decine in tutta Italia, si sono attivate davanti alle scuole, affiggendo striscioni, cartelloni, o con foto petizioni, sia per chiedere maggiori investimenti nell’istruzione, rivendicazione storica dell’organizzazione, sia, in solidarietà alla Palestina e alla Global Sumud Flotilla, come ci dice Tommaso Martelli,
Coordinatore nazionale del sindacato studentesco: “crediamo fortemente che la scuola, a partire dal Ministero dell’Istruzione debba prendere posizione ed essere un esempio virtuoso
nei confronti di tutti gli studenti, ma anche tutta la popolazione. È impensabile che dopo decine di anni di occupazione e genocidio da parte di Israele nei confronti del popolo palestinese, e dopo gli attacchi diretti a nostri connazionali membri della Flottilia, il ministro non riesca a prendere posizione”.
Il sindacato studentesco per questo motivo ha richiesto, con una lettera, un incontro al Ministro e ne ha rilanciato il contenuto nelle manifestazioni di ieri:“È necessaria e imprescindibile la convocazione di un tavolo di confronto con il Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara.” continua Martelli “Riteniamo questo tavolo come doveroso in quanto la
solidarietà espressa dagli studenti soprattutto nelle ultime settimane, è segnale di dover prendere una posizione chiara al fianco dell’equipaggio della Flotilla e del popolo palestinese
tutto” e conclude: “Le scuole devono essere le prime a esprimere solidarietà verso la popolazione di Gaza, che continua a resistere nonostante il genocidio in atto. Continueremo ad attivarci in tutte le scuole e in tutte le città, soprattutto attraverso lo sciopero studentesco
nazionale del 14 novembre: Un’altra scuola, un altro mondo è possibile”.