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Ardea, Vita e Martinelli: “Grave ritardo nell’attivazione del servizio OEPAC: famiglie lasciate sole, bambini penalizzati”

 

A più di un mese dall’inizio delle lezioni, il servizio OEPAC nel Comune di Ardea è ancora attivo in modalità ridotta, spesso con appena 4 ore settimanali per ciascun alunno. Una situazione che sta generando disagi significativi nelle scuole del territorio, mettendo in difficoltà famiglie, insegnanti, educatrici e operatori scolastici e, soprattutto, penalizzando i bambini e le bambine che necessitano di un’assistenza continuativa per poter frequentare la scuola in condizioni di reale inclusione.

“È inaccettabile che a ottobre ormai alla fine — dichiarano i consiglieri comunali Luca Vita e Niko Martinelli — il servizio non sia ancora partito a orario pieno. L’Amministrazione comunale aveva tutto il tempo per organizzarsi: continuare a scaricare le responsabilità sulle precedenti gestioni, dopo oltre tre anni di mandato, non solo è sterile ma è anche offensivo nei confronti delle famiglie che ogni giorno subiscono le conseguenze di questa incapacità amministrativa.”

“Abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere spiegazioni sul ritardo e, soprattutto, tempi certi per il ripristino dell’orario definitivo. È dovere di un’amministrazione — proseguono Vita e Martinelli — garantire la piena erogazione di un servizio che rappresenta un diritto, non una concessione. E se davvero si vuole affrontare il problema, servono soluzioni strutturali, non rattoppi dell’ultimo minuto.”

“In questi anni il servizio OEPAC ha già subito riduzioni e tagli importanti, che hanno avuto ricadute pesantissime sull’inclusione scolastica. Senza considerare l’impatto delle cause delle famiglie – in gran parte accolte dalla magistratura – sulle casse dell’ente. Non è più accettabile che ogni anno si ripresentino le stesse criticità. È il momento di agire, non di giustificarsi”, concludono i consiglieri.

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