Si è tenuto a Budapest, l’8 e il 9 novembre, il prestigioso Circuito Europeo dedicato alla categoria Cadetti della spada, organizzato dalla Confederazione Europea di Scherma. Si tratta di una gara d’interesse alla cui partecipazione vengono invitati solo i migliori atleti di ciascuna nazione: hanno così partecipato alla prova individuale maschile ben 450 atleti selezionati da tutto il continente e dagli Stati Uniti, un palcoscenico internazionale che rende questo circuito un banco di prova fondamentale per i giovani schermidori e li indirizza verso le competizioni di vertice.
Tra i venti italiani sono scesi in pedana due atleti del Circolo Scherma Anzio: Giuseppe Iadaresta e Lorenzo Cafarotti. Iadaresta ha concluso un girone di cinque vittorie su sei incontri, saltando di diritto il primo turno di eliminazioni dirette e, dopo una vittoria per 15-8, esce per 15-12 classificandosi settantaduesimo. Eccellente anche la gara di Cafarotti, che dando prova di ottima preparazione tecnica, atletica e mentale vince tre incontri diretti si aggiudica il cinquantanovesimo posto.
I due giovani hanno preso parte anche alla competizione a squadre, facendo parte del quartetto Italia 2 che, sulla base del ranking dei suoi componenti, ha saltato il primo turno di incontri; i ragazzi hanno poi conseguito tre vittorie anche contro dei connazionali e solo ai quarti di finale sono stati eliminati dal team vincitore della gara, potendo così vantare il quinto posto in una classifica di 78 squadre.
«Questa esperienza a Budapest è stata una tappa fondamentale nella crescita sportiva dei nostri atleti», commenta la maestra Giorgia Fontana. «Giuseppe e Lorenzo hanno dimostrato una grande determinazione e capacità di adattarsi a un contesto internazionale così competitivo, e il loro impegno quotidiano in sala ha dato i suoi frutti».
Il Circolo Scherma Anzio guarda al futuro con fiducia: «Siamo felici di vedere i nostri atleti crescere e farsi strada su palcoscenici sempre più prestigiosi. Questo risultato non è solo il riflesso di una performance individuale eccellente, ma anche il segno di un lavoro di squadra che coinvolge ogni aspetto della loro preparazione».


