C’è una luce speciale che, quest’anno, ha scelto di brillare tra le mura antiche del Borgo Medievale di Nettuno. Non è solo una luce natalizia, ma il simbolo di un sogno che finalmente prende forma: quello di restituire splendore a uno dei luoghi più amati e rappresentativi della città, rendendolo protagonista delle festività.
L’accensione delle luminarie nel cuore storico di Nettuno ha il sapore delle cose attese a lungo, desiderate con pazienza e costruite passo dopo passo. Un progetto nato dalla volontà di dare nuova vita a un angolo di storia, valorizzandone il fascino senza tempo e trasformandolo in uno scenario capace di emozionare cittadini e visitatori.
Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale, la Pro Loco di Nettuno — destinataria del budget per la realizzazione — e l’Associazione Commercianti “Il Tridente”, che ha contribuito a ideare un allestimento in armonia con l’anima del Borgo. Un autentico gioco di squadra, guidato dall’amore per la città e dal desiderio di vederla splendere.
Non sono mancati momenti di attesa e anche di critica per il ritardo nell’accensione delle prime luci. Ma, come spesso accade, dietro il silenzio c’era il lavoro, l’impegno e la volontà di fare bene. A raccontarlo è la presidente dell’Associazione Commercianti, Claudia Mancini: “Nel silenzio abbiamo cercato di far parlare l’impegno e l’amore che nutriamo per Nettuno. Le luci di Natale sono un simbolo importante per ogni città e, nonostante le difficoltà, ci siamo impegnati per garantire un buon risultato”.
“Un ringraziamento condiviso va a chi ha creduto nel progetto e lo ha sostenuto, tra cui Giovanna Castellano, Marcello Armocida, l’assessore al Turismo Marco Federici e tutta l’Amministrazione comunale”. “Si può e si deve sempre migliorare”, conclude Mancini, con uno sguardo già rivolto al futuro.
Oggi il Borgo Medievale risplende, avvolto da una luce che racconta appartenenza, memoria e speranza. Un Natale che non illumina solo le strade, ma anche il cuore di Nettuno.
