HomeAttualitàConte: "Accordo al ribasso tra comune di Nettuno e Ferrovie"

Conte: “Accordo al ribasso tra comune di Nettuno e Ferrovie”

“L’accordo appare peggiore del precedente siglato prima dal prefetto Reppucci.
Abbiamo però assistito ad un tripudio di complimenti dei consiglieri di maggioranza al Sindaco e verso loro stessi, per essere stati artefici di una storica svolta.
Ma la cittadinanza deve conoscere la storia, i fatti e le cifre degli accordi, per comprendere meglio e non fermarsi agli annunci.

Dalla più recente intesa sottoscritta dal prefetto Reppucci il 17/07/2024, scaduta un anno dopo, quando Burrini, lasciato scadere appunto quel protocollo, tornava dalle FS per un’intesa diversa e meno vantaggiosa per il Comune.

In sintesi, Reppucci ha avuto il merito di inserire ben 400.000 euro in bilancio come fondi comunali. Si era addivenuti ad un comodato d’uso gratuito in luogo della cessione onerosa prevista dalla precedente amministrazione (Coppola) di 1.800.000 euro.
Si prevedevano 3 parcheggi di scambio ed una diversa viabilità di servizio tra gli stessi, la demolizione di un pericolante cavalcavia e la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale a raso fra via Marche e via Visca.

Al momento del passaggio dalla gestione commissariale a quella elettiva, era in espletamento presso il S.U.A. Della città metropolitana Roma Capitale, la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di demolizione, che ricordiamo, non superano i 100.000 euro di spesa (relazione al Parlamento del prefetto Reppucci ai sensi dell’art. 146 dlgs. 267/2000). Importo inferiore di oltre 200.000 euro degli attuali costi, con il vantaggio di ben tre parcheggi, che avrebbero rappresentato una risposta adeguata alla drammatica crisi dei parcheggi nettunesi e un introito costante e notevole per il Comune.

Anche sul magazzino merci, un’area di circa 250 mq coperti, invece di rinunciare alla prelazione in favore di un privato, potevamo fare di meglio. Quel magazzino, con annesso parcheggio, sarebbe potuto diventare uno spazio civico-culturale.

Della chiesetta di Santa Croce e della vasta area della Sorgente della Sana, ai Tinozzi, sempre di proprietà delle Ferrovie, si parlerà successivamente.

Mi sono astenuto in consiglio considerando che si trattava di un’opera attesa da tempo che poteva riqualificare un’opera fortemente degradata”.

Così in una nota il consigliere comunale Carlo Conte.

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