La Rete NoBavaglio esprime forte preoccupazione per il documento approvato dalla Giunta Lo Fazio del Comune di Anzio relativo alla gestione dei canali social istituzionali. È certamente giusto e condivisibile limitare insulti, termini inappropriati, offensivi o discriminatori, così come la propaganda politica. Tuttavia, il regolamento introduce limitazioni che rischiano di comprimere in modo significativo la libertà di espressione dei cittadini.
Le norme adottate dal Comune di Anzio,, appaiono eccessivamente restrittive e sbilanciate verso un controllo preventivo del dissenso, e non solo orientate a una moderazione volta a garantire un confronto civile, aperto e costruttivo.
La Rete NoBavaglio sottolinea inoltre che i commenti dei cittadini non rappresentano soltanto l’espressione di opinioni personali, ma costituiscono spesso una risorsa preziosa per migliorare l’azione amministrativa. Attraverso osservazioni, segnalazioni informali e critiche puntuali, i cittadini contribuiscono a far emergere problemi, errori o aspetti tecnici che possono sfuggire agli uffici o all’amministrazione stessa. Silenziare o scoraggiare questo contributo significa rinunciare a uno strumento essenziale per una pubblica amministrazione più efficace, partecipata e trasparente.
Per questi motivi chiediamo all’amministrazione comunale di Anzio di rivedere il regolamento, aprendo un confronto pubblico e trasparente, affinché i social istituzionali diventino realmente uno spazio di dialogo, partecipazione e miglioramento dell’azione amministrativa, e non un semplice strumento di comunicazione controllata.
Rete NoBavaglio-Liberi di essere informati





