In questi giorni si sta elaborando la riforma del catasto, ma i consumatori reclamano maggiore trasparenza nel processo legislativo perché la casa degli italiani non subisca altre aggressioni nel nome dei soliti approfittatori della giungla burocratica: serve un’adeguata revisione sulla base dell’equità.
Roma, 19 luglio 2013 – “Le rendite attualmente attribuite alle unità immobiliari urbane sulla base di un sistema catastale risalente al 1939 producono una diffusa iniquità di fronte alla quale i consumatori e i contribuenti lamentano continue vessazioni”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it) in merito al vigente sistema catastale del nostro Paese.
Secondo l’esperto fiscale dell’UNC, Antonino Armao: “manca un sistema per aggiornare i redditi delle singole unità immobiliari e di conseguenza si è prodotto nel tempo un progressivo scollamento tra la realtà dei valori catastali e i valori del mercato immobiliare. A pagare, in misura iniqua rispetto alla grande rendita immobiliare, sono sempre gli stessi: cioè i proprietari della sola prima casa (o del solo immobile adibito alla piccola attività) quindi la maggioranza degli italiani, a cui il Fisco si rivolge regolarmente per fare cassa senza fatica e senza trasparenza a causa della giungla normativa”.
“Può sembrare incredibile -prosegue Armao- ma oggi pagano di più immobili nuovi di periferia che immobili di pregio nei centri storici. Non solo: l’Isee viene determinato tenendo conto anche del patrimonio immobiliare e, quindi, una valutazione catastale iniqua degli immobili trasferisce i suoi effetti perversi anche sull’accesso alle prestazioni di welfare”.
“Ci attendiamo -conclude Dona (segui @massidona su Twitter)- una riforma del catasto che rispetti la maggioranza degli italiani, garantendo più trasparenza e controllo sociale nei meccanismi di tassazione. E’ fondamentale che si riconosca il valore sociale della sola prima casa di abitazione (e del solo immobile adibito alla piccola attività) e si colpisca, invece, chi, nascosto dietro una burocrazia di favore non ha mai pagato le giuste tasse per le grandi rendite catastali che detiene”.