Province abolite dal 2015, la Camera approva la riforma Delrio. Subentreranno 10 aree metropolitante

L’aula della Camera, con 260 si’, 158 no e 7 astenuti, approva in via definitiva il ddl Delrio su Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni

Il testo, come ha piu’ volte sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, abolisce gli stipendi percepiti attualmente da chi guida gli Enti provincia. Le Province non vengono ‘cancellate’, rinviandone l’abolizione al ddl sulle riforme costituzionali con la modifica del Titolo V della Costituzione. Quelle in scadenza pero’ vengono prorogate fino al 31 dicembre 2014 e ‘svuotate’ delle competenze che verranno svolte da Regioni e Comuni.
Il presidente della Provincia e la Giunta provinciale, in carica alla data di entrata in vigore della legge, restano a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2014 per l’ordinaria amministrazione, comunque nei limiti di quanto disposto per la gestione provvisoria degli enti locali. Il presidente assume, fino a tale data, anche le funzioni del Consiglio provinciale. Se alla data di entrata in vigore della legge la Provincia è commissariata, anche il commissariamento è prorogato fino al 31 dicembre 2014.
Dal 1 gennaio 2015 alle Province subentreranno 10 aree metropolitante: sono istituite quelle di Napoli, Milano, Torino, Bari, Bologna, Firenze, Genova, Venezia e Reggio Calabria a cui va aggiunta Roma Capitale. Gli organi della Città metropolitana sono: il sindaco metropolitano, il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana. L’incarico di sindaco metropolitano, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza metropolitana è svolto a titolo gratuito. Le Città metropolitane copriranno il territorio corrispondente alla Provincia omonima e ne assumeranno le competenze.

fonte «Agenzia Dire «www.dire.it»