Roberto Saviano: Immigrati “Chiedo scusa, appartengo a un Paese razzista”

Roberto Saviano

“Di fronte a questi corpi abbracciati avrei solo voglia di chiedere scusa. Scusa perché appartengo a un paese razzista”. Lo scrive su twitter Roberto Saviano, che poi rimanda a un lungo post sul suo profilo facebook, dove sottolinea: “Io mi vergogno di questa politica. Mi vergogno che la Lega Nord e i suoi alleati possano ancora permettersi di parlare su questi temi dopo tanto dolore. Mi vergogno di come ancora osi offendere persone di origine diversa. Di fronte a questi corpi abbracciati in fondo al mare avrei solo voglia di chiedere scusa. Scusa perché appartengo a un paese razzista. Scusa perché queste sono tragedie evitabili, sono tragedie costruite da politiche criminali. E la vergogna che provo brucia nella carne ogni volta che conto il numero di nuove vittime”.

“Ho visto le immagini del naufragioall’isola dei Conigli– scrive sul social network- e sono rimasto senza parole. Silenzio. Solo il respiro dei sommozzatori. E poi corpi ovunque. Incastrati nell’imbarcazione. Seduti, sdraiati. Sembra una scena irreale. E poi due corpi abbracciati. Due corpi che nella disperazione si sono stretti l’uno all’altro per darsi coraggio, per sperare forse in una salvezza possibile.Come i corpi di Pompei, pietrificati e abbracciati. Senza scampo”.
“Ho un nodo alla gola fatto di lacrime che vorrebbero venir fuori ma sono ostruite dalla rabbia- dice ancora- I numeri sono spaventosi. Il numero di naufragi, il numero di morti, il numero di donne e di bambini: da sprofondare in un eterno dolore. E l’unica cosa che chi ci governa è in grado di fare è richiamare ogni volta l’Europa alle proprie responsabilità. È dire ‘questo è un problema che riguarda anche voi’. Errore: questo non è un problema, ma una questione che l’Italia ha affrontato nel modo peggiore, da sempre“.
“In Italia a dettare legge in materia di immigrazione sono state le forze politiche più becere, ignoranti e razziste e su questo l’Europa non ha nessuna responsabilità- sottolinea Saviano- queste morti pesano anche e soprattutto sulle loro coscienze. E hanno ricevuto diritto di parola perché un’opposizione complice glielo ha consentito. Perché non ha mai scorto, anche solo per opportunismo politico, cosa poteva significare per l’Italia essere luogo di transito, la porta di ingresso alla Comunità europea, ovvero, per molti migranti, alla democrazia, alla salvezza, a una possibilità di vita. Dal momento che ciò che lasciavano era dittatura, povertà, fame vera, persecuzione, morte”.
“Questa poteva essere un’opportunità di sviluppo e crescita e non, come molti credono, un nuovo pericolo per i nostri giovani disoccupati. Italia non è Colosseo, Uffizi e Canal Grande. Essere Italia vuol dire avere anche una missione perché al dato geografico non si sfugge: essere Italia avrebbe dovuto significare avere un ruolo vero di mediazione e di risoluzione”, conclude.