Una scuola per tutti, piano di interventi per l’integrazione degli alunni immigrati

Un momento del convegno

Di Francesca Tammone

Prosegue negli Istituti scolastici del nostro territorio il progetto “Una scuola per tutti” per il quale il Comune di Nettuno, in qualità di ente capofila, è stato finanziato dalla Provincia di Roma. Si tratta di un piano di interventi per l’integrazione degli alunni immigrati, ai sensi del D. Lgs n°286/98. Il progetto, affidato per la sua realizzazione all’Associazione Interculturale “Soweto” e “Pontum”, prevede azioni finalizzate a rispondere ai bisogni dei minori stranieri nell’infanzia e nell’adolescenza, sostenendo i processi di integrazione nel tempo scolastico, anche attraverso azioni tese a valorizzare e sostenere le responsabilità familiari. Le scuole elementari e medie di Anzio e Nettuno hanno aderito al progetto ed hanno partecipato attivamente alla stesura del “Protocollo d’Accoglienza”, strumento per facilitare le procedure delle singole scuole per l’iscrizione e l’accoglienza dell’alunno straniero e gli interventi possibili di supporto, utili agli insegnanti ed alla scuola stessa.  Grazie alla disponibilità della Scuola Media “E. Visca” di Nettuno e della Scuola Media “Virgilio” di Anzio, che hanno messo a disposizione dei locali, è stato possibile aprire un “Punto di Ascolto e di comunicazione” presso cui possono rivolgersi le famiglie straniere del territorio. Sono inoltre in corso una serie di  interventi nelle scuole ad opera dei mediatori linguistico – culturali, per facilitare la comunicazione tra insegnanti ed alunni e tra insegnanti e genitori. Particolarmente attivo in questo progetto il ruolo del  18° C.T.P. Scuola Media “. De Franceschi” e della sede centrale “Ennio Visca” di via Olmata. Nei giorni scorsi, si sono tirate le somme di questo percorso didattico,  in un convegno presenza dell’assessore comunale all’istruzione, Giampiero Pedace, e del Sindaco Alessio Chiavetta, nel corso del convegno gli operatori scolastici ed i mediatori culturali impegnati nel programma didattico, hanno affermato: Dobbiamo prendere atto che la globalizzazione ed altri fattori sociali fanno si che il flusso di stranieri che arrivano nel nostro Paese è sempre più alto, quindi nel momento in cui attuiamo la politica dell’accoglienza questa deve essere espletata concretamente, dal punto di vista lavorativo, sociale e culturale in particolare per quanto riguarda l’istruzione, visto che le famiglie migranti arrivano in Italia anche con i propri figli. Partendo da questo presupposto credo che l’apprendimento della lingua italiana sia un fattore primario, indispensabile per una buona integrazione poiché attraverso detto studio gli stranieri possono conoscere anche la nostra storia e la nostra cultura. Credo che con il progettohanno continuato si possano raggiungere tali obiettivi, nella consapevolezza che una buona integrazione facilita il rispetto delle regole e delle leggi vigenti nel nostro paese. Il progetto può essere un mezzo affinchè chi non è italiano ma risiede regolarmente nel nostro Paese si senta parte integrante della nostra nazione e della nostra comunità”. “una Scuola per tutti” prevede diverse azioni di intervento: attività di educazione interculturale; apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua; mediazione linguistico-​​culturale attraverso l’inserimento della figura del mediatore interculturale in qualità di esperto nell’attività di mediazione fra gli allievi stranieri e le loro famiglie, la scuola e il territorio. Alla Scuola Secondaria di I° “ Ennio Visca” il progetto durerà un intero anno scolastico,coinvolgendo anche i genitori degli alunni. La presenza di studenti stranieri nelle scuole deve essere vista come una opportunità per rimodellare il sistema dell’istruzione, al fine di creare reciproca conoscenza e comprensione tra popoli e culture diverse.