Nasce il governo Conte bis. Le priorità del programma ‘giallorosso’

Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha sciolto la riserva al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il giuramento dei ministri del nuovo governo questa mattina alle 10. Secondo step lunedì 9 settembre, alle 10, quando si riunirà la capigruppo della Camera per definire i tempi del dibattito sulla fiducia al governo. A quanto si apprende da fonti parlamentari, il dibattito dovrebbe iniziare in aula a Montecitorio alle 11.

La squadra del governo Conte bis è pronta. Più Sud che Nord, più uomini che donne, ma con una differenza ridotta, più giovani che anziani – l’età media è 47 anni – e l’aggiunta di Politiche giovanili e Pari opportunità. Oggi i 21 ministri – 10 pentastellati, 9 dal Pd e uno da Leu – giureranno di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che darà poi la “parola al Parlamento” per la fiducia.

LAVORO – Tra le priorità del governo giallorosso, nel programma condiviso da M5S e Pd, al centro torna il tema del lavoro. All’ordine del giorno: ridurre il cosiddetto “cuneo fiscale”, a totale vantaggio dei lavoratori; individuare una retribuzione giusta, il cosiddetto “salario minimo”, garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori anche attraverso il meccanismo dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative; l’approvazione di una legge sulla rappresentanza sindacale, sulla base di indici rigorosi.

Nel documento si parla anche dell’individuazione del giusto compenso per i lavoratori non dipendenti, per evitare forme di abuso e di sfruttamento a danno dei giovani professionisti, a tutela del decoro della professione; la realizzazione di un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, e l’introduzione di una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni”, si legge ancora.

ECONOMIA – La prossima legge di Bilancio è la sfida più impegnativa che il nuovo ministro dell’Economia Roberto Gualtieri dovrà affrontare al Mef, tra vincoli Ue e rilancio della crescita. Dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia alla destinazione delle scarse risorse, passando per la revisione della spesa o gli interventi per crescita e sociale, la Finanziaria sarà un battesimo di fuoco per il neo ministro in un contesto di stagnazione per l’Italia e di rallentamento del pil globale.

I ministri al Quirinale per il giuramento

La Legge di Bilancio va approvata in Consiglio dei ministri a metà ottobre per poi essere trasmessa al Parlamento e alla Commissione europea. Le Camere hanno tempo fino al 31 dicembre per l’approvazione. Ma già il 27 settembre con la Nota di aggiornamento al Def il Mef metterà nero su bianco le stime su conti pubblici (deficit e debito) e le previsioni di crescita che faranno da ossatura alla prossima Legge di Bilancio.

“Occorre porre in essere una riforma fiscale, che contempli la semplificazione della disciplina, una più efficace alleanza tra contribuenti e Amministrazione finanziaria e la rimodulazione delle aliquote, in linea con il principio costituzionale della progressività della tassazione, con il risultato di alleggerire la pressione fiscale, nel rispetto dei vincoli di equilibrio del quadro di finanza pubblica.

GIOVANI – Sì alla pensione di garanzia, via a politiche di welfare per gli under 35 ma anche stop alla fuga di cervelli. Il nuovo programma di governo M5S-Pd accende un riflettore sui giovani. A cominciare da un intervento per sollevare le sorti pensionistiche di quanti sono stati assunti dopo il 1995, data di avvio del metodo di calcolo contributivo, che rischiano di maturare assegni del tutto inadeguati se non inesistenti.

“E’ necessario creare le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l’Italia possa tornarvi e trovare un adeguato riconoscimento del merito” oltre a “incrementare politiche di welfare rivolte ai giovani che provengono da famiglie a basso reddito”. Sul fronte previdenziale il programma prevede anche l’intenzione di “rinnovare l’istituto cosiddetto ‘opzione donna’ e di incrementare il Fondo previdenziale integrativo pubblico”.

AGRICOLTURA – Dalla lotta al caporalato alle emergenze xylella e cimice asiatica. A livello europeo il negoziato sulla nuova Pac, la difesa dell’agroalimentare italiano in vista di possibili dazi degli Usa e della Brexit. Sono queste alcune delle importanti questioni aperte che il nuovo ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova troverà sulla scrivania che fino a ieri ha occupato Gian Marco Centinaio.

“E’ necessario sviluppare la filiera agricola e biologica, le buone pratiche agronomiche; – si precisa – conservare e accrescere la qualità del territorio, contenendo il consumo del suolo agricolo; adottare gli strumenti necessari per preservare le colture tradizionali e biologiche, tutelando peculiarità e specificità produttive, così come l’agricoltura contadina nelle cosiddette ‘aree marginali'”.

fonte agenzia adnkronos