Lazio. Il Consiglio Regionale vota la stabilizzazione per i lavoratori LSU

Lavoratori Socialmente Utili, votato oggi dalla Pisana il testo di legge su emendamenti della Giunta del Lazio detta nuove e definitive regole per la gestione del bacino dei Lavoratori Socialmente Utili.
Ecco cosa prevede: un investimento di 16,8 milioni nel biennio 2020-2021 per il sostegno alla stabilizzazione di questi lavoratori nelle amministrazioni locali e incentivi ai singoli per la fuoriuscita volontaria dal bacino protetto. L’obiettivo è quello di svuotare completamente entro il 2022 il bacino regionale, in continuità e implementando le azioni virtuosamente intraprese dal 2013 a oggi, che hanno portato alla riduzione del numero dei lavoratori socialmente utili da 1334 (2013) a 320 (2019).
In particolare, si prevede un contributo massimo di 60mila euro – erogati in tre annualità in favore delle amministrazioni pubbliche, degli enti pubblici e delle società a partecipazione pubblica. Per l’incentivo alla fuoriuscita, invece, è prevista una somma a ciascun lavoratore, una tantum fino 55mila euro, individuando degli scaglioni in base all’età.
Il testo votato all’unanimità è stato il frutto di un lavoro di collaborazione fra la Giunta e l’intero Consiglio regionale.
“Con la legge di oggi testimoniamo ancora una volta il senso di responsabilità dimostrato negli anni dalle Giunte Zingaretti nei confronti di queste persone. Ci siamo fatti carico di assicurare loro un futuro certo, garantendo negli anni la contribuzione mensile e incentivi. La legge prevede inoltre l’istituzione di un fondo unico dedicato ai lavoratori socialmente utili e un monitoraggio costante sia del numero dei lavoratori coinvolti sia degli interventi” – così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti.