Dare valore all’acqua, questo è il tema scelto dall’ONU per la GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2021. Ma il valore dell’acqua non può essere certo quello di considerala come una qualsiasi altra merce e che quindi può essere scambiata nel mercato dei “futures” della Borsa di Wall Street e non è certo questo il valore che l’ONU intende.
“Oggi oltre due miliardi di persone al mondo vivono in paesi con problemi di approvvigionamento idrico – dichiara Stefano Zuppello, Presidente di Verdi Ambiente e Società – e quattro miliardi di persone vivono in aree che soffrono di grave carenza d’acqua almeno un mese all’anno. L’incremento demografico, il crescente consumo ed inquinamento dell’agricoltura su larga scala e della grande industria, i cambiamenti climatici certo non miglioreranno la situazione per il futuro. Anche in Italia, grazie soprattutto ai cambiamenti climatici, la situazione potrebbe peggiorare e il rischio di desertificazione potrebbe divenire concreto con gravi danni, soprattutto, per l’agricoltura. Quindi, come ha detto anche il Papa, l’acqua non può essere considerata una merce.”
Guido Pollice, Presidente Onorario di VAS, dichiara: “Vas ha aderito alla campagna e all’appello Quotazione in Borsa dell’acqua: NO grazie lanciato a fine gennaio dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Ad oggi oltre 40.000 persone hanno deciso di sottoscriverlo. Una battaglia importante che evidenzia come la quotazione dell’acqua in Borsa segni un prima e un dopo per il bene più prezioso della natura e venga percepita come una minaccia reale per tutta l’umanità e per la prosecuzione della vita stessa sulla Terra. Questa operazione speculativa rischia di rendere vana nei fatti la fondamentale risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU sul diritto universale all’acqua che rappresenta un passaggio storico frutto di grandi mobilitazioni a livello globale per il riconoscimento del diritto all’accesso a questo bene”
“In questa giornata – conclude Zuppello – ci sembra giusto ricordare che sono passati dieci anni dal referendum popolare sull’acqua pubblica del 2011 in cui si è decretata la vittoria dei Sì per l’Acqua Bene Comune. E in questi dieci anni pochi sono stati i fatti concreti per rispettare la volontà popolare. Anzi, spesso molte amministrazioni hanno tentato di eludere l’esito del Referendum continuando a proporre una gestione privata dell’acqua. VAS continuerà a sostenere le iniziative dei Movimenti per l’Acqua perché sia rispettato l’esito del referendum e perché l’acqua sia considerata un diritto universale per tutti”.
Roma, 22 marzo 2021