Piogge torrenziali, alluvioni, dispersi, città invase dall’acqua, migliaia di cittadini costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Nelle stesse ore in cui vivevamo l’ennesima tragedia indotta dai cambiamenti climatici e dal dissesto idrogeologico, nell’assemblea di Confindustria il neo presidente Orsini e la premier Meloni smantellavano il Green Deal e rilanciavano la follia del nucleare civile.
“L’assenza di programmazione, di finanziamenti mirati e di ricerca scientifica hanno prodotto in Italia un gravissimo gap di innovazione e un allarmante calo della produzione industriale.
L’attuale Governo e il neo-presidente di Confindustria vogliono farci credere, con il ricatto occupazionale, che cancellando il Green Deal Europeo si possa rilanciare la produzione industriale anche se ancora legata a vecchi modelli produttivi.
Inoltre invocano il ritorno al nucleare pensando di compensare il deficit competitivo sui costi energetici e dimenticando i 2 pronunciamenti referendari che lo hanno bandito dal nostro Paese.
Non è questa la strada da percorrere ed oggi abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie ambientaliste, sociali, sindacali e politiche del Paese e dell’Europa per esigere una giusta transizione ecologica e sociale che aggredisca la crisi climatica con politiche di rilancio delle energie rinnovabili, di contrasto alle emissioni e al consumo di suolo, di conservazione e cura del territorio e di risanamento e bonifica del dissesto idrogeologico.” denunciano in una nota i “Verdi Ambiente società”