Contro la finanziaria di guerra, per una democrazia sociale, libera e informata
La Rete #NoBavaglio aderisce alla mobilitazione “Democrazia al lavoro” della Cgil e rilancia la denuncia contro una manovra economica che continua a privilegiare il riarmo e la spesa militare, mentre taglia risorse vitali per sanità, scuola, welfare, cultura e la libera conoscenza.
In un momento storico segnato da guerre, disuguaglianze e crisi ambientali, il governo Meloni sceglie di investire in armamenti anziché nella cura delle persone e nella costruzione di una società più giusta. È una scelta che penalizza i servizi pubblici e mina le basi della democrazia.
La libertà di stampa, il diritto all’informazione e il settore della cultura sono sotto attacco: tra tagli, censure, concentrazioni editoriali e tentativi di controllo politico della Rai, si sta restringendo lo spazio del pensiero critico e della conoscenza. Difendere questi ambiti significa difendere la democrazia.
Chiediamo che le risorse pubbliche siano destinate alla salute, all’istruzione, alla non autosufficienza, alle politiche abitative e sociali, restituendo dignità economica a lavoratori e pensionati.
Sosteniamo il salario minimo, una legge sulla rappresentanza e sull’equo compenso per il lavoro autonomo. Vogliamo una pensione di garanzia per giovani e precari, e il superamento della legge Fornero.
La democrazia si costruisce con diritti, partecipazione e libertà. Per questo saremo in piazza il 23 ottobre, da piazza della Repubblica a San Giovanni, per dire NO alla guerra e SÌ a una società più giusta, libera e informata.


