La nota i consiglieri di Ardea Domani, Luca Vita e Niko Martinelli.
“È una maggioranza che al di là dei bei proclami sul bene della città, non è in grado neanche di far tesoro delle buone proposte che arrivano dalla minoranza, quella che ieri ha approvato un bilancio piccolo piccolo, senza visione e senza reali possibilità di sviluppo.
Nel consiglio di ieri avevamo portato in discussione diversi emendamenti al bilancio. Il più rilevante avrebbe consentito, con una cifra irrisoria rispetto alle spese che il Comune deve affrontare ogni anno, di avviare per la prima volta un servizio di biblioteca comunale, affidato a professionisti e collegato con il sistema interbibliotecario dei Comuni dei Castelli Romani. Emendamento bocciato – come gli altri – perché il Comune starebbe provvedendo a ristrutturare dei locali da affidare ad una fantomatica associazione per garantire un servizio che anche i bambini sanno che nessuna associazione può gestire, né ad Ardea né altrove. Il bello è che per loro stessa ammissione, nel bocciare l’emendamento, i consiglieri di maggioranza hanno ammesso di non conoscere neanche cosa fosse il Sistema Interbibliotecario dei Castelli Romani, cosa assai curiosa per navigati amministratori della politica ardeatina.
Bocciato anche l’emendamento per consentire al Comune di render fruibili – a proprie spese, come avviene in tutto il mondo – i parchi e i giardini pubblici, perché questa amministrazione prevede di privatizzare le aree verdi della città.
Neanche portati in discussione gli emendamenti per completare l’impianto idrico di via Tanaro, per riaprire il centro anziani ad Ardea, per aumentare i fondi per il servizio di assistenza scolastica per bambini e bambine con difficoltà di apprendimento.
Anche ad Ardea, per questa maggioranza, vale la regola del “comando io”. Lo si è visto chiaramente dalla bocciatura della nostra richiesta di aumentare da 10 a 20 i giorni per preparare emendamenti al bilancio. Una bocciatura all’insegna della prepotenza, di una maggioranza che si illude in questo modo di limitare i piccolissimi spazi di partecipazione per le minoranze.
Per il resto, la parola d’ordine della destra al governo della città è, come sempre, “vivacchiare”. Magari agitandosi gli uni contro gli altri in consiglio comunale per dimostrare di esser vivi, ma poi ricompattandosi sempre al momento del voto. Del resto, questa è una maggioranza tenuta insieme da un fragile equilibrio: ogni consigliere o gruppetto ha i propri piccoli interessi da difendere e non mette in discussione il quadro generale, proprio per non perdere qualcosa del piccolo che ottiene.
A farne le spese, ancora una volta, come sempre, è la nostra città, l’interesse generale”.
Così in una nota i consiglieri di Ardea Domani, Luca Vita e Niko Martinelli.