Aprilia. Doppia cerimonia nei luoghi della memoria per l’80° dello sbarco

Doppia cerimonia nei luoghi della memoria ricadenti sul territorio apriliano, in occasione dell’ottantesimo anniversario dallo Sbarco di Anzio e Nettuno, avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 Gennaio 1944. Questa mattina il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha preso parte alle cerimonie organizzate dal Comune di Aprilia presso il monumento “Il Graffio della vita” di Campo di Carne e presso il monumento di via dei Pontoni, dedicato al sottotenente dell’ottava divisione dei fucilieri del re Eric Fletcher Waters e ai soldati caduti sul territorio di Aprilia e rimasti senza sepoltura.

All’evento, oltre alla Polizia Locale e ai gonfaloni dei comuni di Aprilia, Anzio, Nettuno e Lanuvio- inseriti nel circuito delle manifestazioni legate allo Sbarco di Anzio e Nettuno- erano presenti il vicesinndaco del Comune di Lanuvio, la dottoressa Valeria Viglietti, il commissario prefettizio del Comune di Nettuno il dottor Antonio Reppucci, la dottoressa Sabina De Luca della segreteria della commissione straordinaria del Comune di Anzio, le associazioni combattentistiche e d’arma.

Presso il monumento il Graffio della Vita di Campo di Carne, alla presenza delle autorità civili e militari, dei giovani studenti della scuola Lanza di Campo di Carne, dei rappresentanti del centro anziani e del comitato di quartiere, dopo la deposizione della corona d’alloro e la lettura dell’omelia da parte del parroco Don Vincenzo Delia, il sindaco Principi nel suo breve discorso ha ricordato l’importanza di tener viva la memoria, perché la storia possa agevolare la trasmissione della cultura della pace.

Presso il monumento di via dei Pontoni sono stati deposti la corona d’alloro della Città di Aprilia, gli omaggi floreali della Città di Anzio e dell’Associazione Un ricordo per la pace, presieduta da Elisabetta Bonacini.

Il primo cittadino di Aprilia, insieme alle autorità civili e militari infine ha preso parte alla cerimonia organizzata dal Comune di Lanuvio presso il monumento ai caduti di piazza Berlinguer, località Campoleone.

Di seguito il discorso integrale tenuto del Sindaco di Aprilia Lanfranco Principi.

Buongiorno a tutti. Rivolgo un caloroso benvenuto ai cittadini, ai rappresentanti delle forze armate, alle associazioni combattentistiche e d’arma, ai colleghi amministratori dei comuni di Anzio, Nettuno e Lanuvio, uniti alla Città di Aprilia nel nobile intento di tener viva la memoria di una pagina dolorosa per la storia del nostro territorio e della nostra città.

 

Eventi lontani nel tempo, ma queste campagne portano ancora il segno degli scontri sanguinosi che 80 anni fa stravolsero la quiete della nostra giovane città. Nella notte tra il 21 e il 22 Gennaio 1944, le truppe angloamericane coordinate dal generale Lucas sbarcano nel tratto costiero ricadente tra i comuni di Anzio e Nettuno, dando inizio all’operazione Shingle, che aveva lo scopo di distogliere le forze tedesche dalla linea Gustav, da Monte Cassino e di liberare Roma nel più breve tempo possibile. Il buio e il silenzio che accolsero i soldati alleati appena sbarcati, non lasciarono presagire i tragici eventi che si sarebbero consumati nei mesi a venire. L’avanzata verso la Capitale costò un inverno di sanguinose battaglie, durante le quali centinaia di soldati sacrificarono la vita per veder trionfare gli ideali di libertà e democrazia. La periferia di Aprilia fu teatro degli scontri più feroci. Tra le centinaia di giovani soldati che nelle nostre campagne esalarono l’ultimo respiro, il sottotenente britannico Eric Fletcher Waters, padre dello storico leader dei Pink Floyd.

 

Roger Waters ha dedicato la vita alla ricerca di quel padre che non ha mai conosciuto e che ha tenuto in vita nei versi delle sue canzoni. La ricostruzione delle ultime ore di vita del sottotenente e dei suoi compagni dell’ottava divisione dei fucilieri del re, morti a seguito di un’imboscata nei pressi del fosso della Moletta in località Riserva Nuova, è stata possibile grazie alla caparbietà di Henry Shindler, che la nostra città ricorda con affetto e gratitudine per aver restituito una pagina inedita e di vitale importanza per la storia di Aprilia.

 

“Il Graffio della vita” e il monumento di via dei Pontoni, rappresentano il segno tangibile di una memoria che abbiamo il dovere di preservare per saldare almeno in parte il nostro debito di riconoscenza. Lo dobbiamo a tutti quei soldati che sacrificarono la vita, per liberare il nostro territorio dalla dittatura nazifascista e per veder fiorire la libertà, la democrazia e la pace.

 

Lo dobbiamo alle nuove generazioni, affinché dalla storia possano trarre insegnamento, far propria la cultura della pace e tramandarla come il bene più prezioso.

 

Grazie a tutti.