Il servizio veterinario comunale ha preso il via da poche settimane e ha già curato e salvato la vita a tanti amici a quattro zampe in difficoltà Kira, una cagnolina abbandonata, è stata la prima a trovare una nuova famiglia.
Pomezia, 9 luglio – Cani e gatti abbandonati, smarriti o in difficoltà a Pomezia hanno un luogo dove essere accolti e curati da personale competente e ricevere l’affetto di una nuova famiglia: Casa Canile è la struttura comunale di via Vaccareccia a Pomezia che – dopo anni di trascuratezza – ha aperto finalmente le porte, rinnovata e attrezzata per offrire un servizio efficiente alla città e al territorio: in meno di un mese sono già stati accolti 5 cani smarriti e, dopo l’assistenza veterinaria necessaria, lo staff di Casa Canile ha trovato una nuova famiglia a 3 gatti e a una cagnolina, che sono stati adottati.
“Per la mia Amministrazione è una soddisfazione aver ridato luce a una struttura rimasta per anni nel dimenticatoio e che oggi sta diventando un punto di riferimento del territorio – spiega il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici- una struttura che, grazie alla dedizione dell’equipe veterinaria che ci lavora, permette di salvare la vita e donare affetto agli amici a quattro zampe” conclude il Sindaco.
“Stiamo facendo un lavoro che sta portando risultati addirittura sopra le aspettative – fa presente l’Assessore Francesca Vittori, insieme all’ Ufficio Tutela Animali –; un vero valore aggiunto alla città. La prima adozione che abbiamo portato a termine, quella della cagnolina Kira, che abbiamo assistito e curato qui a Casa Canile, è stata una vera emozione. Ci fa molto piacere, inoltre, vedere come la cittadinanza stia rispondendo in maniera collaborativa e appassionata – precisa l’Assessore Vittori.
Ringrazio chi ci sta segnalando situazioni di animali in difficoltà e tutte le persone premurose che desiderano darci una mano; devo solo fare una raccomandazione d’obbligo, prosegue l’Assessore: la procedura da seguire per fare in modo che gli animali possano essere ospitati qui a casa Canile è questa: se si trova un animale in difficoltà, rimanere se possibile con l’animale e chiamare le forze dell’ordine locali – vigili o carabinieri – che, prontamente, interpelleranno il servizio competente della ASL, il quale interverrà per prendere in carico l’animale. Solo così possiamo far in modo che gli animali salvati arrivino a Casa Canile, dopo aver seguito gli accertamenti veterinari che consento di garantire la salute e la sicurezza dei nuovi cuccioli e di quelli che già “abitano” a Casa Canile” conclude Francesca Vittori.
Una volta accolti e assistiti cani e gatti smarriti e abbandonati, il fine ultimo di Casa Canile è quello di trovare loro una nuova famiglia, come è successo alla cagnolina Kira, la prima adozione della nuova struttura di Pomezia.
“La scelta di adottare Kira è stata presa da tutta la famiglia dopo la perdita del nostro Roy – racconta Daniela, nuova padrona di Kira – che quando se ne è andato, lasciando un vuoto immenso in casa e nel nostro cuore. Ma il destino ha voluto che il dirigente veterinario Asl dott. Francesco Citriniti ci facesse conoscere Kira, una cucciolona di 7 mesi simil maremmano, entrata da poco in struttura insieme ai suoi fratelli – prosegue commossa… – La sua dolcezza ha fatto breccia nel nostro cuore: ci siamo sentiti come se la vita volesse darci ancora l’opportunità di essere riempiti dall’amore di un compagno animale! Abbiamo deciso di portarla a casa al termine dell’iter sanitario e di altri incontri conoscitivi. Abbiamo deciso di adottare Kira per dare la possibilità ad un cane tanto meraviglioso quanto sfortunato, di conoscere la bellezza e il calore di una famiglia e siamo tutti entusiasti di questa scelta. Kira sin dal primo giorno ci ha dimostrato di voler far parte della nostra famiglia, riempiendoci di baci e non perdendo occasione per mettersi a pancia all’aria per farsi accarezzare: sta imparando ad andare a passeggio e a giocare a corda insieme alla sua “mamma umana”. La gratitudine che un cane può dimostrare in un atto come l’adozione è immensa, ma allo stesso tempo lo è anche per chi, come noi, viveva un vuoto nel cuore che pian piano potrà riempirsi nuovamente” conclude Daniela.
“Sono molto soddisfatta del lavoro fatto, che non è stato solo quello di aprire una porta come molti hanno scritto, ma di rimettere in piedi una struttura che si stava logorando e organizzare tutto il necessario per poter iniziare a lavorare. Grazie alle associazioni che ci aiutano e a tutti quelli che hanno lavorato al progetto in maniera determinata” conclude l’Assessore Vittori.