“La condizione dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno non è solo un segno tangibile del collasso della sanità pubblica, ma una vergogna che non possiamo più ignorare. La Rete NoBavaglio, da sempre impegnata nel denunciare le storture e le mancanze di trasparenza nei sistemi istituzionali, non può fare a meno di sottolineare come questa situazione rappresenti una grave violazione dei diritti fondamentali dei cittadini. La sofferenza e l’abbandono dei pazienti, in particolare le persone più vulnerabili, sono l’ennesima prova di un sistema che, invece di garantire cura e rispetto della dignità umana, si trova ad affrontare la propria incapacità di rispondere alle necessità di base.
Le lunghe attese, la mancanza di attrezzature, il sovraffollamento, e l’indifferenza verso le norme sanitarie non sono solo disfunzioni gestionali, ma un crimine che colpisce ogni persona che si trova in difficoltà. Denunciamo con forza l’assenza di azioni concrete da parte delle autorità regionali che hanno il dovere di garantire strutture sanitarie adeguate e funzionanti.
La Rete NoBavaglio non resterà in silenzio di fronte a questo scempio.