“Si sta montando una polemica sul nulla”. A dirlo è Rita Pollastrini, assessore ai servizi sociali del Comune di Anzio, in merito all’apertura di uffici del “Punto unico di accesso” per i servizi sociali a Nettuno, a seguito del potenziamento del servizio.
“Basterebbe anzitutto ricordare che questo servizio è da sempre in affidamento all’esterno – aggiunge – e poi leggere gli atti per capire che siamo passati da tre a dieci operatori e nell’avviso pubblico erano chiesti locali idonei, a carico di chi si fosse aggiudicato il servizio, accessibili e senza oneri per le amministrazioni”.
Il punto unico di accesso è un’attività fondamentale, supervisionata dai servizi sociali dei Comuni di Anzio e Nettuno, che occupava 3 assistenti sociali, mentre da adesso in poi avrà 8 assistenti sociali, un educatore di strada e un amministrativo.
“Il servizio continuerà a funzionare anche ad Anzio, presso la sede di Villa Albani e avrà, cosa mai realizzata prima, anche un’assistenza a domicilio per chi impossibilitato a muoversi per svolgere delle pratiche amministrative. Altra novità assoluta – conclude l’assessore – è il camper con interventi in strada, grazie al quale raggiungeremo le persone più emarginate”